Buone pratiche da copiare

Comuni italiani stanno dando concreta applicazione sul territorio alla legge contro gli sprechi alimentari (la 166/2016), varata ad agosto dello scorso anno e esecutiva dal 14 settembre 2016. Progetti e iniziative sono stati presentati dagli stessi sindaci alla Camera nel corso di una conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche l’on. Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge, il suo collega Dario Parrini e il Tavolo di coordinamento interministeriale che riunisce le imprese e gli enti caritativi destinatari delle donazioni di eccedenze alimentari come previsto dalla Legge.

Tra le tante iniziative presentate quella del comune di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia, che è stato fra i primi a deliberare sulla base della legge “antispreco“ applicando uno sconto sulla Tari (la tassa sui rifiuti) a tutte le attività di produzione, distribuzione, commercio, vendita di alimentari presenti sul territorio: “Nella pratica – spiega Stefano Pellizzon, assessore all’Urbanistica – riconosciamo uno sconto massimo del 20% sulla parte variabile della tassa alle attività che donano le eccedenze per fini sociali”.  Così il Comune si priva di una quota di entrate importante: “Più che alla privazione pensiamo ad un investimento: la legge 166/16 contro gli sprechi rappresenta una opportunità per contenere la quantità di prodotti che vengono ‘inutilmente’ conferiti in discarica trasformandoli in opportunità di aiuto per chi è in difficoltà. Senza sottovalutare le ricadute positive sul tessuto sociale, sull’ambiente e sul valore educativo che questa Legge sottintende” afferma Pellizzon.

La Legge 166/16 che tutti conosciamo anche come “Legge Gadda” ha contribuito a sensibilizzare sul tema dello spreco e dell’importanza di contrastarlo stimolando Comune, attività alimentari, enti beneficiari a fare rete – conclude l’Assessore –. L’effettiva adesione la sapremo a fine anno, a consuntivo cioè, ma già le molte richieste di informazioni che ci sono arrivate, ci fanno essere ottimisti ”.

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