Tagli Aiuti Alimentari UE. Nel 2010 cinque milioni di assistiti


Anche la ricca Europa conosce fame e miseria. 79 milioni di cittadini vivono sotto la soglia di povertà e 30 milioni soffrono addirittura di malnutrizione. E a queste persone che si rivolge l’opera della Federazione europea dei Banchi alimentari (Feba), che riunisce 240 Banchi alimentari in 21 Paesi. Combattendo gli sprechi e facendo appello alla solidarietà, l'organismo internazionale mira a garantire l`accesso ad un'alimentazione sufficiente ed equilibrata a tutti i cittadini. Nel solo 2010, la Feba, che ha sede in Francia e che proprio nel 2011 festeggia i 25 anni di attività, è riuscita a raccogliere 360mila tonnellate di derrate alimentari (75,718 in Italia), per un valore di 992 milioni di euro, distribuite a quasi 5 milioni di persone. Nel 2009 le derrate raccolte erano state 329.000, nel 2008 270.400.

L’attività di aiuto alle persone indigenti è stata sviluppata in collaborazione con altri enti, associazioni e organismi di assistenza e volontariato: ben 27.660 in tutto il Vecchio Continente. A questi ultimi la Feba destina prodotti recuperati dall'industria agroalimentare e dalla grande distribuzione, attraverso programmi di aiuto alimentare europei o promossi dai singoli stati. A livello nazionale opera la Fondazione Banco Alimentare onlus "contro lo spreco, contro la fame".

L’attività, è spiegato nello statuto della Fondazione, si muove nel solco della tradizione cristiana, della Dottrina sociale della Chiesa e del suo Magistero, «secondo i principi di sussidiarietà e secondo la concezione educativa del "Condividere i bisogni per condividere il senso della vita"».

La prima esperienza di Banco alimentare nel nostro Paese arriva nel 1989, grazie all’incontro tra il cavalier Danilo Fossati, fondatore della Star, e monsignor Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e liberazione. Negli anni l’opera del Banco Alimentare si è sviluppata capillarmente sul territorio nazionale con la crescita di una rete che oggi è costituita da 21 organizzazioni Banco Alimentare e dalla Fondazione che ne guida e coordina l’attività.

Fonte: Avvenire (v.Sal.)