Confronto tra legge italiana e legge francese

L'Italia è il primo paese al mondo a dotarsi di una legge che presenta un approccio strategico al problema dello spreco alimentare e rappresenta un perfetto esempio di applicazione del principio di sussidiarietà. Infatti, questa legge è nata dal lavoro condiviso di tutti i soggetti coinvolti nel processo di recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari, valorizzando l'esperienza e la pratica già esistente nel nostro paese.

Dall'altro lato, in Francia la legge si basa sul principio dell'obbligo. La responsabilità dello spreco alimentare si sposterà dalla filiera alle organizzazioni non profit, considerate al pari di bidoni della spazzatura. Queste ultime dovranno affrontare le conseguenti difficoltà logistiche e la necessità di investimenti importanti per l'acquisto di celle frigorifere e veicoli per il recupero dei prodotti alimentari invenduti.

I dettagli della legge francese:

  • Mercoledì 3 febbraio 2016 il Senato francese ha approvato all’unanimità la Loi relative à la lutte contre le gaspillage alimentaire (legge sulla lotta allo spreco alimentare) presentata dal deputato Bruno Le Roux insieme ad altri 300 deputati. L’attuazione definitiva è prevista entro l'estate 2016. La legge è composta da 4 articoli e prevede una gerarchia di azioni da mettere in campo per evitare lo spreco alimentare: prevenzione, recupero degli invenduti per il consumo umano, per l’alimentazione animale, utilizzo a fini energetici. Inoltre, viene impedito alla GDO di gettare o rendere non più consumabili gli alimenti invenduti. Vengono proposte attività di informazione ed educazione ai bambini a scuola, includendo una sezione relativa alla lotta contro lo spreco alimentare. Infine, la legge chiederà a tutti i commerci al dettaglio la cui superficie sia superiore ai 400mq di proporre un accordo di donazione dei prodotti alimentari invenduti a una o più associazioni a titolo gratuito. La legge, tuttavia, obbligando a donare non tiene in considerazione che recuperare prodotti alimentari richiede dotazioni idonee per il rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza degli alimenti e non prevede nessun finanziamento adeguato che possa sostenere i futuri sforzi che verranno richiesti alle associazioni beneficiarie. 
  • Leggi il parere di Jacques Bailet, presidente della Federazione Francese dei Banchi Alimentari, sulla proposta di legge francese sulla lotta allo spreco alimentare.
  • Infine, molto spesso i media e politici hanno fatto riferimento all’obbligatorietà della doggy bag nei ristoranti francesi. È da ribadire che tale disposizione non è prevista nella legge francese contro lo spreco alimentare. Infatti, dal 1° gennaio 2016, il Piano contro lo spreco alimentare e la legge sui biorifiuti obbligano i ristoranti che servono circa 180 pasti al giorno a fare la raccolta differenziata dei loro rifiuti e valorizzare il loro rifiuti alimentari. In caso contrario, saranno pesantemente multati. Si tratta dell'entrata in vigore del Piano contro lo spreco alimentare del governo firmato a metà giugno 2013 da tutti gli attori della filiera, e della legge 2010-788 del 12 luglio 2010, denominata Grenelle 2.Contrariamente a quanto pubblicato su numerosi quotidiani internazionali, non è previsto per i ristoratori l'obbligo di fornire una doggy bag ai clienti. La doggy bag viene presentata solo come una delle soluzioni consigliate ai professionisti per la lotta contro lo spreco alimentare.

Leggi l'articolo "Legge anti spreco: quella italiana la migliore. Parola di Carrefour" pubblicato su Vita.it il 4 agosto 2026. 

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