Attività anno 2012

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ATTIVITA' SVOLTA NELL'ANNO 2012

 

L’attività di recupero degli alimenti gestita dal Banco Alimentare del Trentino Alto Adige nell’anno 2012 si è notevolmente incrementata rispetto al 2011, passando da circa 673 tonnellate complessive ad oltre 840, come risulta in modo sintetico nella tabella che segue:

 

Origine degli alimenti

Quantità in Kg.

Percentuale d’incid./ totale

Prodotti da Giornata Naz. Colletta Alimentare

216.580

25,75%

Aziende Alimentari

220.145

26,18%

Grande Distr. Org./Ristorazione  – Programma Siticibo

118.873

14,13%

Frutta dal Min. Agricoltura

 

22.708

2,70%

Prodotti AGEA

262.741

31,24%

Totali

841.047

100%

          Il valore economico dei prodotti recuperati nell’anno 2012 è stato di circa € 3.500.000 (a prezzi correnti dei Supermercati locali).

 

 

Lo sviluppo, nel tempo, dell’attività del Banco Alimentare del Trentino Alto Adige

 

          Lo sviluppo dell’attività del Banco Alimentare del Trentino Alto Adige per il recupero e la distribuzione delle eccedenze alimentari tra il 2005 ed il 2012 è stato incessante.

          Si riportano alcuni dati tra quelli maggiormente significativi.

 

Descrizione dati attività

Anno 2005

Anno 2013

Strutture caritative associate

17

112*

N. persone assistite

4.500

14.176*

Alimenti recuperati

Circa 200.000 Kg

841.047 Kg.

*Il dato si riferisce all’1.1.2013.

 Come vengono recuperati ed utilizzati gli alimenti?

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La gestione presso il magazzino

          I beni donati o ceduti vengono fatti confluire presso il magazzino del Banco Alimentare del Trentino Alto Adige – ONLUS, annesso alla sede del Banco Alimentare del Trentino Alto Adige a Trento, Via Innsbruck, 20.

          L’attività di ricevimento, stoccaggio, conservazione e distribuzione degli alimentari raccolti è svolta, soprattutto, presso il magazzino. Essa si svolge durante tutto l’anno. Si raccolgono e ridistribuiscono generi alimentari derivanti non solo dalla Colletta, ma anche da altre fonti, ovvero dall’AGEA (Ente statale che cura l’acquisto di alimenti di prima necessità da assegnare, gratuitamente, a Enti caritativi) che opera utilizzando finanziamenti europei, da ditte della filiera agro alimentare e, per quanto riguarda l’ortofrutta, dalla gestione del  Ministero delle politiche agricole e di alcune regioni delle eccedenze di produzione del settore ortofrutticolo.

          Tale attività è sostenuta, attualmente, da 49 volontari che liberamente offrono il loro tempo nei diversi ruoli che la gestione richiede, dalla movimentazione dei prodotti, alla gestione amministrativa, dal rapporto con gli Enti ed Associazioni benefiche convenzionate al contatto con i Responsabili delle aziende agro-industriali e di quelle della distribuzione, dall’organizzazione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare alla gestione dei rapporti con le Associazioni di volontariato e con i singoli volontari che collaborano a questo grande evento annuale, e così via per moltissime altre attività necessarie per la vita del Banco Alimentare.

 

Il programma Siticibo

          Un programma molto importante, anche se apparentemente minore in termini puramente quantitativi, è quello realizzato dai tre servizi di Siticibo. Essi consistono nella raccolta giornaliera di prodotti freschi dalla Grande Distribuzione Organizzata, dalla grande Ristorazione e da Aziende agro alimentari provvedendo alla loro distribuzione immediata ad Associazioni caritative in grado di utilizzarli tempestivamente.

          Il primo, in ordine di tempo, ad essere avviato è stato il programma di Siticibo a Bolzano. E’ stato iniziato nel settembre 2006 e realizzato grazie ad un progetto speciale condiviso con l’Assessorato alle Politiche Sociali di quel Comune. Nel 2010 il programma è stato esteso, grazie alla disponibilità di circa 10 volontari, sia al territorio del Comune di Merano sia a quello del Comune di Laives. Dal 2011 interessa anche il territorio di Bressanone e di Lana; infine, dal 2012, è stato esteso al territorio della zona di Vipiteno ed ai territori di Naturno e Silandro

          Il secondo riguarda un progetto di Siticibo triennale, iniziato nell’ottobre 2010, teso a coprire tutto il territorio del Trentino. Tale progetto è sostenuto, in Trentino, dall’Agenzia per la depurazione ed il risanamento dei siti inquinati della Provincia Autonoma di Trento che intende valorizzare l’aspetto di difesa dell’ambiente conseguente all’azione promossa dal Banco Alimentare. Per il Banco Alimentare il servizio di Siticibo costituisce una delle forme di recupero di alimenti ancora validi a favore di indigenti e quindi realizza in pieno la propria mission; inoltre, come effetto importante ma indiretto, riduce la quantità di alimenti che confluiscono alle discariche. L’obiettivo principale rimane la lotta contro lo spreco e contro la fame, nella condivisione del senso della vita con le persone bisognose. Si è consapevoli, infatti che il bisogno delle persone indigenti o con disagio, è sì quello di alimenti ma, nel contempo, l’esigenza di rompere la propria solitudine e di riaccendere e sostenere la speranza in una vita migliore.

          Il terzo progetto Siticibo è sostenuto dal Comune di Merano e dal Burgraviato (relativo Comprensorio). E’ iniziato nel luglio 2011 e sta procedendo con crescente successo sia in termini quantitativi (numero di persone assistite e quantità di alimenti recuperati e utilizzati) sia in termini qualitativi: all’interesse suscitato negli Enti locali e nei media si è aggiunto quello della Scuola Hanna Arendt (di Merano e di Bolzano), che prepara i futuri operatori sociali. Questa Scuola ha dedicato due giornate per la visita della sede/magazzino di Trento (con l’illustrazione dell’attività complessiva del Banco Alimentare) ed un’esperienza diretta sul luogo della distribuzione degli alimenti freschi nell’ambito del programma Siticibo, a Sinigo.

 

L’importanza operativa della rete.    

          I tre programmi Siticibo si avvalgono, sia di volontari sia di tre coordinatori: due con rapporto di lavoro dipendente ed un collaboratore a progetto.

          La necessità di utilizzare in tempi brevissimi gli alimenti recuperati dai Supermercati della Distribuzione Organizzata e dalla Ristorazione, implica venga favorito il collegamento diretto tra il Punto di vendita convenzionato e la più vicina Struttura Caritativa “incaricata” disponibile a ritirare e nel contempo beneficiare di questi alimenti freschi o prossimi alla scadenza ma ancora validi. Si tratta del principio del “Km. zero”.

          Qualora tale soluzione sia impraticabile si provvede al recupero degli alimenti secondo modalità idonee a garantire la catena del freddo ed il rispetto dei termini di scadenza degli stessi (trasporto con furgoni coibentati e refrigerati e/o con contenitori termici), tramite i tre coordinatori ed i volontari.

          Presso il magazzino di Trento è disponibile inoltre la cella frigo con un volume di circa 60 mc.

          Le 112 Strutture Caritative convenzionate (che attualmente assistono oltre 14.000 persone in stato di bisogno), in buona parte, sono disponibili a svolgere l’incarico per ritirare, o almeno per distribuire, anche prodotti freschi. Esse, quindi, rappresentano una rete regionale in grado di assorbire quantità medie di alimenti freschi provenienti dalle locali aziende di produzione agro alimentare.

          Nei rari casi di disponibilità di eccedenze alimentari molto consistenti il Banco Alimentare del Trentino Alto Adige è collegato in Rete con gli altri 21 Banchi Alimentari italiani ed in pochi giorni è in grado di assicurare l’utilizzo corretto dei prodotti ceduti/donati.