VISITA DELLA TERZA COMMISSIONE REGIONALE AL BAV

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La Commissione e l’assessore regionale Sernagiotto incontrano i volontari nella sede di Via Torricelli in Zai. Le preoccupazioni della Presidente: «Non possiamo vivere di sola Provvidenza».

Venerdì 17 gennaio si è svolta la visita della terza Commissione Consiliare della Regione Veneto, presso il magazzino del Banco Alimentare Veneto Onlus di Verona (con sede in Via Torricelli in Zai) che quest’anno compirà 20 anni di attività. La Presidente dell’associazione Adele Biondani e il Direttore operativo Stefano De Guidi hanno accompagnato la Commissione insieme con l’Assessore Regionale ai Servizi Sociali Remo Sernagiotto e il Dirigente di servizio Franco Moretto, illustrando loro le attività svolte finora e il programma del nuovo anno, nonché le difficoltà che si stanno presentando all’orizzonte. «Siamo come un grande magazzino all’ingrosso» ha esordito la Presidente Biondani «Il nostro rapporto è legato alle 482 strutture di carità del Veneto – come mense dei poveri ed enti no profit – che una o più volte al mese vengono nei nostri magazzini di Verona e Padova a ritirare le quantità di alimenti messi a disposizione per i loro assistiti».

I Consiglieri della 3° Commissione sono rimasti positivamente colpiti dallo spirito di altruismo e beneficienza che anima i 140 volontari suddivisi tra le due città venete. Tutto ciò però sembra non essere sufficiente. Se nel 2013 sono stati 103 mila gli indigenti sostenuti attraverso queste strutture, i numeri sono destinati a crescere vista la maggior richiesta di persone (talvolta intere famiglie) che bussano alla porta del Banco Alimentare e l’ingresso di 20 nuove strutture che vogliono fare parte di questo circuito di solidarietà. A questi dati si aggiunge poi la notizia della decisione da parte dell’Unione Europea di sospendere le forniture di prodotti del programma Agea ad associazioni come il Banco Alimentare, corrispondenti a circa il 55% del totale qui in Veneto.

Le difficoltà economiche (affitto, costi carburante, ecc.), unite alle spese di gestione dell’associazione «non possono essere coperte dalla sola Provvidenza» ha commentato Adele Biondani. Per questo motivo il continuo sostegno della Regione, delle Fondazioni, degli Istituti e dei Comuni interessati (come Vicenza, dalla quale giungono molte richieste ma è ancora nullo il sostegno) è di vitale importanza, se si ha a cuore la sopravvivenza del Banco Alimentare Veneto. L’Assessore Sernagiotto e la Commissione hanno dato pieno sostegno morale alla Presidente Biondani, unito all’impegno per un adeguato riconoscimento economico – circa 100 mila € destinati alle spese correnti – alla Onlus Veneta, che con il suo operato offre un aiuto alimentare concreto e disinteressato a tutte le persone del territorio che si trovano in difficoltà.