Tagli Aiuti Alimentari UE. Appello di Barroso al Consiglio su cibo ai poveri. De Castro: Non si tocchi il programma di aiuti.

 

"Il Consiglio deve approvare la nostra proposta sugli aiuti alimentari ai più bisognosi". Questo l'appello lanciato dal Presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso in occasione del suo intervento sullo 'stato dell'Unione' davanti al Parlamento Ue. Una considerazione in ragione dell'incalzare della crisi, sempre più pressante, e degli 80 milioni di europei a rischio povertà. La notizia, riportata da ANSA Canale Europa, è corredata di una video intervista all'europarlamentare PD Paolo De Castro sul programma Food for Free. Secondo De Castro, Presidente della Commissione per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale, il Programma per gli Aiuti Alimentari agli Indigenti (PEAD) "rappresenta uno strumento di straordinaria importanza per la sussistenza delle fasce più deboli della nostra società che non può essere intaccato in nessuna maniera". 


STRASBURGO - Davanti all'incalzare della crisi e agli 80 milioni di europei a rischio poverta' "il Consiglio deve approvare la nostra proposta sugli aiuti alimentari ai piu' bisognosi". Questo l'appello lanciato dal presidente della Commissione Ue Jose' Manuel Barroso in occasione del suo intervento sullo 'stato dell'Unione' davanti al Parlamento Ue. La scorsa settimana l'intesa sulla proposta di Bruxelles e' stata bloccata dall'opposizione di un gruppo di Paesi 'ricchi' guidata dalla Germania.
 

 
De Castro: Cibo gratis per i poveri, no ai tagli UE - Il programma di distribuzione degli aiuti alimentari a favore di cittadini indigenti e a rischio povertà, "rappresenta uno strumento di straordinaria importanza per la sussistenza delle fasce più deboli della nostra società che non può essere intaccato in nessuna maniera». Queste le parole di Paolo De Castro (SD), presidente della commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo intervenuto oggi in aula a Strasburgo nell'ambito del dibattito sul futuro degli piano europeo di aiuti agli indigenti.
 
Quello messo in moto - ha spiegato De Castro - è un dispositivo che consente all'Ue di distribuire ogni anno 440 mila tonnellate di cibo gratis a oltre 18 milioni di poveri e famiglie in difficoltà. "Un numero, purtroppo, che comprende molti bambini e che è destinato ad aumentare". Per queste ragioni - ha sottolineato con forza - "non possiamo che esprimere la massima contrarietà nei confronti della minoranza di blocco a favore dei tagli agli aiuti emerso in sede di Consiglio dei ministri dell'agricoltura, minoranza di sei paesi, cinque dei quali, tra l'altro, non partecipanti al programma".
 
Mentre in Europa - ha proseguito - discutiamo se salvare o meno il futuro di un programma che vale circa 500 milioni di euro, in altri Paesi come gli Stati Uniti, gli aiuti alimentari sono una misura storica e continuano a rappresentare con successo uno dei capitoli finanziari più consistenti all'interno della Politica agricola con più di 20 miliardi di dollari annui. Ecco perché - ha concluso - "anche di fronte alle nuove sfide globali - volatilità dei prezzi alimentari, sicurezza alimentare - che aumentano il disagio delle fasce sociali più deboli, è necessario l'impegno di tutto il Parlamento per evitare la scomparsa di questo fondamentale programma".
 
Mauro, necessario sbloccare i fondi - "Il Parlamento europeo deve mobilitare gli sforzi per rispondere al bisogno di 18 milioni di persone per le quali i propri Stati di appartenenza non riescono a provvedere''. E' l'appello del Presidente dei Deputati Pdl al Parlamento europeo, Mario Mauro, intervenuto in aula a Strasburgo durante il dibattito sui fondi europei per gli aiuti alimentari messi a rischio dall'opposizione di un gruppo di Paesi 'ricchi' guidata dalla Germania. ''Vorrei aiutare a chiarire un equivoco - ha spiegato Mauro - il principio di sussidiarieta' difende le prerogative degli stati, ma allude anche al dovere di intervenire da parte della UE se uno stato non e' in grado di adempiere al proprio compito".
"La Presidenza polacca e la Commissione europea - ha indicato Mauro - hanno ben compreso questa questione di sostanza. Il programma va quindi ridefinito nel corso di questa Presidenza".