Due realtà molto attive nell’ambito della carità e della valorizzazione delle risorse alimentari si uniscono per parlare ai giovani.
Banco Alimentare lancia una serie di iniziative a sostegno delle fasce più colpite dalla crisi economica causata dalla pandemia Covid-19.
Un pacco è speranza, aiuto, condivisione.
Lo so perché anche io ne ho ricevuto uno, in un momento particolare della mai vita. Ogni volta che ci penso, anche a distanza di tanti anni, provo un’emozione molto forte.
Abbiamo chiesto a Roberta, Adele, Vincenzo e Maria Rosa perché, tra tante realtà, hanno scelto proprio il Banco Alimentare della Daunia.
Ecco cosa ci hanno risposto!
Roberta
“Ho 25 anni, un diploma al Liceo ‘Poerio’ e diverse esperienze lavorative.
Mettere le periferie al centro è la missione di chi si prende cura dell’educazione delle persone, partendo dai bambini per arrivare alle loro famiglie.
Nel 2020 si è registrata una crescita del bisogno, dovuta alla pandemia, e anche sul territorio è aumentata la richiesta di aiuto alimentare.
Educare a fare il bene è fondamentale. C’è chi si adopera per gli altri e si impegna a coinvolgere i giovani in questa attività.
Mettersi a servizio dei bisognosi e dei carcerati è il principale obiettivo dell’Associazione di Assistenza e Accoglienza “Genoveffa De Troia”.
L’iniziativa storica del Banco Alimentare vedrà quest’anno una Colletta “dematerializzata”: dal 21 novembre all’8 dicembre si potranno acquistare alle casse dei supermercati card da 2, 5 e 10 euro che saranno trasformate in cibo per le tante persone in difficoltà.