Condivisione Alimentare
Condivisione Alimentare
Il progetto Condivisione Alimentare
Per garantire una distribuzione più equa del cibo e contrastare lo spreco alimentare è nato il Banco Alimentare del Lazio che ogni giorno, da 25 anni, attraverso la sua rete di aziende e strutture convenzionate e grazie al lavoro dei suoi volontari si occupa del recupero e della ridistribuzione di prodotti ancora freschi per rifornire le strutture caritatevoli convenzionate.
Da queste premesse nasce il progetto Condivisione Alimentare, finanziato dalla Regione Lazio con il Bando Comunità Solidali 2020, che mira a raggiungere in Italia tutti quegli obiettivi che vanno dalla riduzione dello spreco alimentare alla promozione di buone pratiche di alimentazione sostenibile, che sono alla base dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Indice
Che cos’è il progetto Condivisione Alimentare?
Quali sono gli obiettivi del progetto Condivisione Alimentare?
Cosa è la web app Bring The Food?
Che cos’è il progetto Condivisione Alimentare?
Da 25 anni, il Banco Alimentare del Lazio collabora con aziende della ristorazione collettiva, con la Grande Distribuzione Organizzata e con le strutture caritative per recuperare eccedenze alimentari e ridistribuirle lì dove ce n’è bisogno, contrastando in un colpo solo sia il problema dell’inquinamento sia quello della fame, ossia due capisaldi dell’Agenda Europea per il 2030.
È proprio questa fitta rete di sinergie così attente al bene comune e alla sua sostenibilità il fulcro del progetto Condivisione Alimentare. Ma quali sono gli obiettivi del progetto?
Quali sono gli obiettivi del progetto Condivisione Alimentare?
Il progetto Condivisione Alimentare del Banco si inserisce nel solco dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e quindi ne condivide scopi e obiettivi, tra cui quello più ambizioso: sconfiggere la povertà e la fame e garantire il fabbisogno nutrizionale a tutti.
Il progetto Condivisione Alimentare passa dal lavoro dei volontari e dei dipendenti del Banco Alimentare del Lazio, che assicurano parte del cibo necessario alle strutture caritative per accogliere i più poveri. Cibo che non solo sfama, ma favorisce processi di inclusione sociale che sono i primi passi verso l’uscita dallo stato di povertà. Per di più, a Roma dal 2007 è attivo il programma Siticibo, per salvare cibo cotto e alimenti estremamente deperibili dalla discarica, perché ancora buoni e consegnarli alle comunità o alle mense per poveri.
Condivisione Alimentare si prefigge l’obiettivo di rafforzare e di allargare il raggio d’azione di queste attività, forte di una sinergia di soggetti già coinvolti, strutture caritatevoli, aziende del settore e forte anche di strumenti digitali molto utili allo scopo. Oltre a digitalizzare il recupero delle eccedenze alimentari a fini sociali e oltre all’app che vedremo più avanti, il progetto prevede anche una serie di azioni volte a formare i dipendenti e i volontari del Banco Alimentare, le strutture caritative convenzionate e le aziende donatrici di prodotti.
Cosa è la web app Bring The Food?
Il Banco Alimentare del Lazio, in sintesi, è l’unica realtà del territorio che può disporre di un progetto di rete già strutturato e collaudato che può essere trasferito in altri contesti territoriali attraverso l’implementazione della web app Bring The Food, una applicazione che permette a un donatore di segnalare le proprie eccedenze al Banco Alimentare, il quale organizza così il giro di recupero sulla base dell’effettiva disponibilità e sulla concreta opportunità di effettuare il ritiro.
Questo è il sito dell’app, sviluppata dalla Fondazione Bruno Kessler, in collaborazione con il Banco Alimentare del Trentino Alto Adige nell’ambito dell’attività Siticibo.
Mercoledì 14 settembre 2022 alle ore 11.30, su TEAMS, sono stati presentati i risultati del progetto.
Per ulteriori informazioni scrivere a: raccoltafondi@lazio.bancoalimentare.it