Emergenza Alimentare Italia/ 400 famiglie alla Caritas

 

Sono circa 400 le persone e le famiglie assistite dalla Caritas di Santa Sofia, e a essere sempre più in difficoltà sono soprattutto i non autosufficienti e i nuclei familiari con figli.
È questo il ritratto del disagio crescente che si trae dai dati forniti dalla Caritas locale, che accoglie e riceve le tante richieste d'aiuto al Centro di ascolto in piazzale Duomo. Sono 375 coloro che nel 2012 si sono recati ogni settimana al Centro per chiedere alimenti: 235 sono di età fra i 6 e i 65 anni, 90 assistiti hanno più di 65 anni e in 50 casi si tratta di bambini dai 3 ai 5 anni per i quali i genitori chiedono omogeneizzati, latte, biscotti e altri alimenti.
Il territorio di competenza sarebbe quello della Vicaria di Lendinara e San Bellino, che oltre a queste due comunità comprende Lusia, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo, Castelguglielmo e Pincara, ma con l'aumento dei bisogni si rivolgono ai volontari lendinaresi anche persone che abitano a Badia o nella Bassa padovana. Molte risorse provengono dal Banco alimentare del Veneto che recupera le eccedenze da supermercati e industrie alimentari, che ha riconosciuto la Caritas di Santa Sofia come struttura di distribuzione di alimenti per i bisognosi.
«Il Centro è stato istituito nel 2000 in occasione del Giubileo per volere del parroco don Vittorio De Stefani ed è aperto il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12, il sabato dalle 10 alle 13 spiega il coordinatore Fabio Pezzan - lo scopo è quello di accompagnare le persone bisognose affinché si reintegrino totalmente nella società, impegnandosi in prima persona per uscire dalla situazione di disagio, non abbandonandosi alla semplice sussidiarietà di istituzioni e associazioni.
Dopo un periodo di presenze costanti, negli ultimi cinque anni, con la crisi e la perdita di posti di lavoro, si è registrato un incremento di domande di aiuto piuttosto significativo, tanto che
attualmente si fornisce assistenza a circa 350-400 indigenti fra persone sole e nuclei familiari».
Le due fasce maggiormente in difficoltà «sono le persone non autosufficienti e le famiglie con figli: nel nostro territorio di competenza risulta povero il 30,2 per cento dei nuclei con tre o più figli».
La Caritas parrocchiale si occupa anche della gestione del Fondo di solidarietà della Fondazione Cariparo e in quest'ambito aiuta con progetti di reinserimento lavorativo diverse persone senza lavoro, in gran parte (il 64 per cento) si tratta di italiani.

Fonte: Il Gazzettino Rovigo (19/11/13)