Emergenza Alimentare Italia/ La Caritas lancia un nuovo allarme povertà

 

Negli ultimi quattro anni la distribuzione di pacchi viveri è aumentata del 30 per cento. E le richieste di aiuto, da contributi economici alla ricerca di un lavoro, sono più che raddoppiate. Anche quest'anno il Bilancio del Centro di Ascolto parrocchiale, pubblicato sull'ultimo numero della «Voce di Sovico» in occasione della Giornata della Caritas celebrata domenica l'altra, delinea un quadro impietoso sugli effetti dell'ormai lunga crisi. Stando alle statistiche, nel 2010 le richieste di intervento erano state 310, un numero che è cresciuto molto nel tempo (405 nel 2011, 498 nel 2012) fino alle 694 del 2013. E l'anno ancora deve finire...
Secondo il report dello sportello di ascolto, che svolge un lavoro determinante per alleviare le nuove povertà (rappresentando anche un valido termometro della crisi), crescono sia gli italiani che si rivolgono al centro (passati da 178 del 2012 ai 260 del 2013) che gli stranieri (da 320 a 434). I problemi economici la fanno da padrona: dei 694 casi esaminati, 220 riguardavano difficoltà nel pagare bollette per le utenze di casa e affitti. Anche l'esigenza di trovare un posto di lavoro è in costante aumento (119 richieste), così come quella relativa alla possibilità di usufruire del servizio di trasporto/accompagnamento.

L'unico dato in controtendenza riguarda il vestiario, le cui richieste sono calate dalle 62 del 2012 alle 50 dell'anno in corso.
Non è stato lo stesso per la distribuzione di viveri, effettuata, oltre che attraverso l'acquisto diretto tramite le offerte della comunità, anche attraverso l'aiuto della «Fondazione banco alimentare»: fino al 31 ottobre erano già stati distribuiti in dieci mesi 1079 pacchi di alimenti.
Nel 2012 erano stati 896, mentre nel 2010 venivano distribuiti 70 pacchi al mese: a conti fatti in quattro anni la necessità di avere cibo per andare avanti è aumentata del 30 per cento.

Fonte: Giornale di Carate (19/11/13)