In seicento a Palazzo Vecchio per la presentazione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare 2010

Nella mattina di sabato 6 novembre, circa 600 persone si sono ritrovate nel salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio per partecipare all’incontro di presentazione della XIV Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, un incontro organizzato dall’Associazione Banco Alimentare della Toscana Onlus.
 “Sono molto contento di così tanta partecipazione - ha detto Leonardo Carrai, Presidente dell’Associazione Banco Alimentare della Toscana - segno che il tema della povertà e di chi nella società sta facendo più fatica ci sta molto a cuore. Le ultime stime dell’Istat in riferimento al 2009 dicono che la popolazione nella fascia di povertà in Italia ha raggiunto il 6 % della popolazione ma ancor più preoccupante è la percentuale del 10,8% della  popolazione nella fascia immediatamente sopra a rischio povertà. Di fronte a questi dati dobbiamo tentare di dare una possibile risposta”.
All’incontro sono intervenuti il Vicesindaco del Comune di Firenze Dario Nardella, l’Arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori e il Presidente della Fondazione Banco Alimentare mons. Mauro Inzoli. “Fra tutte le povertà quella alimentare è la più drammatica - ha detto il vicesindaco Nardella - Il lavoro che dobbiamo fare come Amministrazione Comunale riguarda l’aspetto educativo rivolto particolarmente ai bambini. Ciò che state facendo voi del Banco Alimentare e per questo vi ringrazio. Recuperare quindi il valore dell’alimentazione e proporre stili di vita corretti, proponendo un nuovo modello di welfare sociale”.
Mons. Betori ha inoltre sottolineato come “In questo nostro tempo in cui la violenza, il qualunquismo, la ricerca del proprio interesse a qualsiasi prezzo, sono sempre più ostentati, e sembrano diventare modelli di vita, risvegliare la capacità di dono di sé, di commozione per l’altro, di risposta concreta al bisogno del prossimo, è estremamente importante. La nostra gente ha bisogno, anche se non se ne avvede, di sperimentare una capacità di bene che spesso è sommersa dalla lamentela generalizzata”.
“Invito a partecipare al gesto della colletta alimentare come proposta di risveglio al cuore dell’uomo e dell’io – ha detto Mons. Inzoli - per poi diventare noi protagonisti di fronte alla realtà”.

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Fonte: Ass. Banco Alimentare della Toscana / Fondazione Banco Alimentare Onlus