La povertà alimentare “indagata speciale” grazie alla partnership tra PwC e Banco Alimentare

 

Il 6 e 10 ottobre scorsi 280 dipendenti di PwC Italia Spa hanno dedicato una giornata del loro lavoro ad un nuovo progetto sociale a favore di Banco Alimentare.

Non è la prima volta che PwC aiuta e sostiene il non profit coinvolgendo i propri dipendenti in unattività di volontariato; ma in questo caso non si è trattato di una raccolta di alimenti o una giornata in affiancamento al lavoro quotidiano dei volontari di Banco Alimentare presso i 21 magazzini della Rete.

Infatti, in gruppi di due/tre persone, i collaboratori di alcune delle principali sedi di PwC presenti sul territorio nazionale (Milano, Genova, Verona, Treviso, Parma, Torino, Bologna, Padova, Firenze, Ancona, Roma e Palermo), hanno visitato circa 160 strutture caritative, convenzionate con Banco Alimentare, e hanno messo a disposizione le proprie competenze sottoponendo ai responsabili delle strutture un questionario con domande relative alla governance, alle caratteristiche dei beneficiari, alla peculiarità dellaiuto portato a favore delle persone bisognose, al fine di raccogliere le informazioni necessarie ad effettuare unindagine sulla situazione della povertà alimentare in Italia.

Questa attività, svolta da PwC a favore di Banco Alimentare, si colloca infatti allinterno di unindagine più articolata sulla povertà alimentare in Italia, un lavoro prezioso che ha lobiettivo di aggiornare dati e aumentare la conoscenza di tale fenomeno nellattuale contesto di crisi economica e sociale.

I dati raccolti verranno elaborati nei prossimi mesi dal dipartimento di Sociologia dellUniversità Cattolica di Milano, guidato dal Prof. Giancarlo Rovati, e saranno di grande contributo alla comprensione del fenomeno.

Grazie al gran numero di dipendenti coinvolti e allaiuto di PwC, Banco Alimentare è riuscita con grande soddisfazione a lanciare dopo molti anni (e in economia) questa attività di raccolta dati propedeutica allaggiornamento della ricerca sulla povertà alimentare in Italia (ledizione è del 2009).

Al contempo grande soddisfazione anche per i 280 volontari di PwC, che hanno confermato di aver fatto unesperienza ricca e gratificante, descritta anche dalle numerose foto e testimonianze circolate sui social network interni alle due realtà.

Cristina: ” L'esperienza col Banco Alimentare è stata molto importante sotto il profilo umano, perché mi ha permesso di avvicinarmi a realtà diverse da quella in cui sono abituata a vivere.

Un momento per soffermarsi a pensare a queste situazioni ti fa riflettere sul fatto che i problemi quotidiani che ti sembrano insormontabili non sono nulla in confronto alle difficoltà che affrontano molte altre persone.

Credo sia stato un modo alternativo e utile per offrire la nostra professionalità.”

Alberto: “esperienza sicuramente interessante, che ha fatto scoprire una realtà spesso messa in ombra dalla quotidianità; mi riferisco nello specifico non tanto alla povertà - che purtroppo occupa sempre di più le prime pagine e quindi già in parte conosciuta - ma soprattutto  al mondo del volontariato; mondo che ho scoperto essere molto più organizzato e attivo di quanto pensassi e che, nonostante operi con risorse limitatissime, riesce a fornire un aiuto concreto a chi ne ha bisogno grazie alla pura disponibilità e voglia di mettersi al disposizione del prossimo delle persone che ne fanno parte.”

Grazie a questa iniziativa è stato possibile vivere un momento di condivisione con chi lavora quotidianamente per alleviare la sofferenza di chi ha bisogno, utilizzando in modo "nuovo" le proprie competenze e professionalità di tutti i giorni.

La collaborazione tra PwC e Fondazione Banco Alimentare Onlus è nata a fine 2013, con lo svolgimento di unattività pro bono da parte della società di consulenza, volta a una rivisitazione e formalizzazione delle procedure interne della Fondazione al fine di monitorare e verificare il corretto utilizzo delle risorse alimentari.

Infine nel mese di novembre PwC ha effettuato una donazione liberale alla Fondazione per lacquisizione di 40.000 scatole utili alla raccolta alimentare prevista per il prossimo 29 novembre 2014.

"In PwC siamo convinti che i principi della responsabilità sociale di impresa supportino il nostro modello di creazione del valore. Se realmente integrati nelle scelte strategiche e nei comportamenti, ci aiutano nel miglioramento della reputazione nella comunità, nella motivazione delle nostre persone, nell’efficienza nell’utilizzo delle risorse. Il Network crede in una crescita equilibrata, supportata da progetti e attività che possano influenzare il contesto sociale in cui operiamo. Abbiamo delineato una strategia di responsabilità sociale che incide, attraverso azioni e comportamenti, su quattro differenti ambiti: responsible business, environmental stewardship, community/socio-economic value, diversity&inclusion." Francesco Ferrara - Partner PwC

"In Fbao abbiamo la fortissima convinzione che partnership come questa, con interlocutori di grande professionalità e prestigio, portino contenuti sempre più importanti alla nostra opera, sia in forma diretta e indirizzata allo scopo del Banco Alimentare, sia con contributi tipici delle competenze di chi lavora con noi. Queste attività di alto profilo, sviluppate pro-bono, ci permettono di rinforzare una consapevolezza ed una maturità nel nostro compito e quindi sono essenziali per la sostenibilità dell'opera." Andrea Giussani - Presidente Fondazione Banco Alimentare Onlus

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Milano, novembre 2014