Profughi. Una occasione per “Svoltare”

“Si sono presi cura di me insegnandomi a lavorare”. Sono parole di Wajid, pakistano, uno dei richiedenti asilo accolti dall’associazione Svoltare Onlus di Parma che – grazie ad un progetto con Banco Alimentare dell’Emilia Romagna – ha svolto, insieme ad altri profughi, attività di volontariato presso il magazzino del Banco Alimentare a Fontevivo (PR).

Nell’attesa di sapere se la loro domanda sarà accolta, gli ospiti di Svoltare Onlus seguono corsi di italiano e di formazione e, 72 di loro grazie all’attività presso il magazzino (684 ore ad oggi), possono esercitare la lingua, apprendere una modalità di lavoro e fare del bene a loro volta.

"Per me – dice Bandjougou, del Mali – è stata la prima volta che ho lavorato con persone italiane, senza differenza, io aiutavo loro e loro aiutavano me: lavoravamo insieme".

Questa iniziativa rappresenta una opportunità anche per i volontari stabili del Banco Alimentare - che ben volentieri accompagnano i profughi al magazzino di Fontevivo con le proprie auto - perché hanno così la possibilità di aprirsi ad un mondo poco conosciuto.