Il 9 aprile a Chieti la presentazione dell'indagine "Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze come opportunità"

Martedì 9 aprile 2013, presso l'auditorium dell'Università "d'Annunzio" in via dei Vestini a Chieti, con inizio alle 17.30, si terrà l'incontro di presentazione del rapporto "Dar da mangiare agli affamati. Le eccedenze alimentari come opportunità", realizzato dalla Fondazione per la Sussidiarietà e dal Politecnico di Milano, in collaborazione con Nielsen Italia (edito da Guerrini & Associati).

 

L'iniziativa è promossa dal Banco Alimentare dell'Abruzzo e dalla Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con l'Università "d'Annunzio" di Chieti-Pescara.

 

Introduce e modera:

 

Mario Tedeschini
Direttore quotidiano “Il Centro”

 

Saluti:

 

Carmine Di Ilio
Rettore Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara

 

Gianni Chiodi
Presidente della Regione Abruzzo

 

Presentazione della ricerca:

 

Marco Melacini
Ricercatore in Modellazione dei sistemi produttivi e logistici, Politecnico di Milano

 

Tavola rotonda:

 

S.E. Mons. Bruno Forte
Arcivescovo Diocesi Chieti-Vasto

 

Anna Morgante
Ordinario di Tecnologia dei cicli produttivi, Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti-Pescara

 

Mattia Perelli
Direttore Ipermercato Auchan Pescara Aeroporto

 

Marco Lucchini
Direttore Generale Fondazione Banco Alimentare Onlus

 

Il rapporto illustra i risultati di un primo tentativo di fornire una visione d’insieme del fenomeno dell’eccedenza alimentare e dello spreco nei diversi stadi della filiera agro-alimentare italiana. Sulla base di più di 100 studi di caso condotti nel settore primario, nell’industria di trasformazione, nella distribuzione e nella ristorazione e di un’indagine che ha coinvolto 6.000 nuclei familiari, vengono identificate le cause di generazione delle eccedenze alimentari e vengono stimati i valori dell’eccedenza e dello spreco, per i diversi settori e a livello nazionale.

 Il volume presenta inoltre le modalità di gestione che permettono di ridurre lo spreco e di destinare le eccedenze alla rete di food bank ed enti caritativi che quotidianamente assistono e accompagnano persone e famiglie indigenti. La ricerca offre alcuni suggerimenti e proposte per rendere più virtuoso l’utilizzo delle eccedenze e ridurre il più possibile lo spreco.