CON IL CARDINALE SEPE A CASA DI TONIA PER LE FAMIGLIE POVERE DEL RIONE SANITA'

Banco Alimentare Campania e Fondazione 'In nome della vita' insieme per sostenere 160 famiglie povere di Napoli segnalate dalle parrocchie e che bussano ogni giorno alla “Casa di Tonia”.


Un’attività concreta sul territorio regionale, quella del Banco Alimentare Campania che opera attraverso associazioni, parrocchie, mense per i poveri, case famiglia, fondazioni e cooperative, sostenendo materialmente 139.000 poveri.

Venerdì 25 gennaio, il Cardinale Crescenzio Sepe, insieme al direttore del Banco Alimentare Campania, Roberto Tuorto, e al presidente della Fondazione In nome della vita, professore Sergio Sciarelli, nella struttura presente al centro del quartiere Sanità, Casa di Tonia,  hanno dato inizio al progetto "Condividere i bisogni per condividere il senso della vita".

Il progetto prevede l’aiuto a 160 famiglie segnalate dalle parrocchie, che riceveranno in via continuativa, per tutto l’anno 2013 ogni mese, prodotti alimentari di prima necessità. Il Banco Alimentare Campania provvederà al recupero dei prodotti presso le aziende agroalimentari, evitando da un lato lo spreco e dall’altro consentendo l’assistenza alle famiglie. Gli operatori della struttura Casa di Tonia, secondo un metodo sussidiario, cureranno la distribuzione mensile. In questo modo le 160 famiglie individuate riceveranno, mensilmente, per tutto il 2013, un concreto aiuto per i loro bisogni primari.

L'arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe, ha dato il via al progetto, consegnando personalmente i primi 160 pacchi. «Finalmente si è potuto attuare in maniera concreta un progetto che mi stava davvero a cuore - dichiara il cardinale - un progetto che permette alla Chiesa di essere vicina alla gente. Le 160 famiglie segnalate dalle parrocchie sono le più povere delle povere. E' ora che le istituzioni si diano da fare. Noi rimettiamo tutto nelle mani di Dio e della Madonna».

Il Banco Alimentare, attraverso associazioni, parrocchie, mense per i poveri, case famiglia, fondazioni e cooperative, sostiene materialmente 139.000 poveri all'anno in Campania. «Il Banco Alimentare agisce recuperando gli alimenti dalle grandi aziende che andrebbero fuori dal circuito della distribuzione, facendoli arrivare fisicamente nelle case di chi non ha nulla - spiega Roberto Tuorto, direttore Banco Alimentare Campania - e' un segno e un modo per offrire la speranza a chi ha perso anche quella».

Giudizio positivo dal presidente della Fondazione “In nome della vita”, Sergio Sciarelli: «Finalmente un'azione concreta».