Dicono di noi

Da negozio di prossimità a punto vendita di 4mila metri quadri. È la storia dell’Iper Battocchio, niziata nel 1965 in provincia di Vicenza. Con la famiglia sempre in prima linea e il Banco Alimentare compagno di cammino degli ultimi 20 anni. Parla la responsabile commerciale, Gigliola Battocchio.

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L'appuntamento è alle 7 del mattino in un Centro nella prima periferia di Milano. Tre furgoni, un gruppo di volontari, la scelta dei percorsi e la distribuzione delle schede dove sono indicati i luoghi dei ritiri delle eccedenze e le consegne immediate agli enti caritatevoli. Gianluigi Peschiera ha 69 anni, ex impiegato, volontario per il Banco alimentare da quando è andato in pensione, guida un furgone per il progetto Siticibo, lattività di ritiro di alimenti cucinati e freschi, integri e non serviti, da mense e pasticcerie.

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Nel cuore dell’uomo, di ogni uomo, abita un desiderio di bene e di positività. Rischiamo di dimenticarcene, specialmente in una stagione come quella che stiamo vivendo, dove la tentazione di 'salvarsi da soli' anche a scapito di chi se la passa peggio di noi è più che mai in agguato.

Ma ci sono gesti e persone che testimoniano quanto il desiderio di bene sia così radicato da sfidare le circostanze più avverse. È quanto sta accadendo in questi giorni, mentre è in corso la Colletta promossa come ogni anno dal Banco Alimentare che stavolta, anziché concentrarsi in un una sola giornata, è stata dilatata tra il 21 novembre e oggi, 8 dicembre.

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Cara Elisabetta, la prima Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi Alimentari, promossada Fao e Onu, rappresenta una grande occasione per tutti noi per riflettere sugli attuali processi produttivi e ci sprona a cercare di realizzare nuovi modelli di sviluppo e di comportamento.È il momento di ripensare i valori fondanti del nostro sistema economico: è evidente a tutti l’attuale situazione di squilibrio, con tonnellate di cibo sprecate ogni anno che sarebbero sufficienti a nutrire l’intero Pianeta. Ultimamente si parla molto di economia circolare e anche il vostro inserto ci ha raccontato che...

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La pandemia sociale è anche povertà alimentare. Dall’inizio dell’epidemia al 30 giugno 2020 la Fondazione Banco Alimentare ha raccolto il 18% di cibo in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Un totale di 41.892 tonnellate di alimenti, contro le 35.557 tonnellate dei primi sei mesi dell’anno scorso. Da metà marzo progressivamente sono aumentate le richieste di prodotti da parte delle strutture accreditate (+320 strutture nel periodo marzo-giugno 2020 su un totale di 7.994), che registravano un progressivo aumento della domanda pari al 40% con picchi del 70% nelle regioni del sud.

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"I poveri della porta accanto". Così Giovanni Bruno, Presidente della Fondazione Banco Alimentare, definisce la ferita nella società italiana aperta dalla nuova crisi economica. Quanti sono? Il Banco Alimentare ha visto aumentare del 40% in tutta Italia le richieste, e quindi gli interventi, per la consegna di pacchi di cibo per chi ha perso tutto con picchi del 70% nelle regioni del Sud. "Prima ne distribuivano 1,5 milioni, adesso almeno 800mila in più"...

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Giovanni Bruno, Presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, non ha mai visto una crisi come quella scatenata dal coronavirus: non solo le richieste di aiuto sono aumentate del 40%, ma il profilo di coloro che cercano aiuto è cambiato.

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Emergenza COVID-19: Colletta tra i detenuti

Giovanni Bruno: "In una decina di carceri in Italia, questo è successo ed è successo spontaneamente. Per noi è una grande testimonianza e un grande conforto".

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«Abbiamo avuto un aumento delle richieste di generi alimentari di circa il 40% con punte anche del 70%. Noi non arriviamo al singolo bisognoso perché riforniamo le 7.500 strutture caritative accreditate, ma stiamo comunque ricevendo migliaia di telefonate di persone, improvvisamente precipitate in povertà, che non sanno a chi rivolgersi, cosa fare, disperate, che chiedono informazioni. Non mi stupirei se...

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Nemmeno l’immensa tragedia del coronavirus ha fermato il cuore dei volontari, dei donatori e delle aziende partner della Rete Banco Alimentare. Ostacoli fisici, di età, di procedure e prevenzioni hanno rallentato ma mai fermato la macchina (o meglio, i furgoni) di questa organizzazione non profit, che ha compiuto ben 31 anni di solidarietà in Italia e 53 nel mondo. Abbiamo voluto parlare “senza filtro” con il Segretario Generale Marco Lucchini...

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di Marco Lucchini

In questi ultimi mesi si sono imposti alla nostra attenzione eventi a noi sconosciuti e imprevisti, ma anche fatti conosciuti e forse dimenticati. Tra questi i più evidenti sono due: il cibo è una priorità assoluta e l'accesso al cibo deve essere possibile per tutti. Molte immagini testimoniano queste due evidenze, come e lunghe file all'ingresso dei supermercati, ma anche...

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"Mi ricordo di aver visto i vostri volontari fuori dai supermercati, per la colletta alimentare. A volte vi ho donato qualcosa, ma adesso sono io ad avere bisogno. Potete aiutarmi?". Prima della pandemia del Covid-19, al Banco Alimentare arrivavano solo chiamate di...

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Editoriale

“Viviamo una carestia di pace” ha detto recentemente Papa Francesco, rinnovando la sua preoccupazione e il suo appello, perché “la pace, di cui abbiamo tanto bisogno, si costruisce artigianalmente attraverso la condivisione” come aveva ricordato, a un mese dall’invasione dell’Ucraina, parlando con giovani studenti.