LaVerità: A stare male sono gli insospettabili della porta accanto

Fonte: LaVerità

«Abbiamo avuto un aumento delle richieste di generi alimentari di circa il 40% con punte anche del 70%. Noi non arriviamo al singolo bisognoso perché riforniamo le 7.500 strutture caritative accreditate, ma stiamo comunque ricevendo migliaia di telefonate di persone, improvvisamente precipitate in povertà, che non sanno a chi rivolgersi, cosa fare, disperate, che chiedono informazioni. Non mi stupirei se di qui a poco ci fossero casi di suicidi come avvenuto dopo la crisi del 2008». Giovanni Bruno, presidente della Fondazione del Banco Alimentare, tramite i 21 Banchi sparsi in tutta Italia ha un osservatorio aggiornato costantemente della situazione a livello nazionale. 

C'è il rischio di un raddoppio della povertà?

«Con la grande crisi del 2018 fino al 2015 i poveri sono passati da 2milioni a 4,5 milioni per poi assestarsi su 5 milioni. Non c'è stato alcun miglioramento della condizione di questa fascia di potrebbe esplodere in sette mesi».

Chi sonoi nuovi poveri?

«Sono quelli che noi definiamo "della porta accanto", quelli che mai ti aspetteresti in condizioni di bisogno. Quelle famiglie che anche prima dell'epidemia dovevano scegliere tra cosa mettere in tavola e un paio di scarpe, che fino a tre mesi fa potevano beneficiare della mensa scolastica dove il figlio riusciva almeno a fare un pasto regolare, spesso l'unico della giornata. A Milano in questa situazione si trovavano già circa 22.000 famiglie. Il salto da questa condizione di border line alla povertà è facile. Basta che il capofamiglia rimanga disoccupato o sia messo in cassa integrazione e il precario equilibrio crolla».

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