Estratti dalle testimonianze di alcuni studenti delle scuole superiori:
GNCA 2021
"Quando mi è stata proposta quest'attività sono stata molto felice perché l'ambito della solidarietà e del volontariato mi sta a cuore e credo davvero che anche un pomeriggio di "semplice" raccolta alimentare possa insegnare e dare molto a livello personale oltre ad aiutare molte persone. A livello pratico mi sono trovata davvero bene a lavorare con i miei compagni, siamo subito riusciti a creare una "catena di montaggio" e a collaborare. Spero di essere riuscita ad aver dato il mio contributo alla creazione dell'intesa che io ho trovato con i compagni, che ha reso il pomeriggio molto piacevole. E' stato quindi un progetto che oltre all'aiuto pratico che è in grado di fornire, mi ha anche permesso di conoscere meglio le persone con le quali ho lavorato e di passare un bel pomeriggio conciliando divertimento e volontariato."
"Attività come queste oltre ad aiutare le persone per le quali sono state pensate, lasciano un sentimento di gioia, ma anche molte riflessioni. Sul momento magari si pensa ad inscatolare gli alimenti o a consegnare volantini, ma tornata a casa mi è capitato di pensare a ciò che c'è dietro a questa iniziativa, alle condizioni di moltissime persone che necessitano dei volontari che offrono il loro tempo per tentare di rimediare a situazioni delle quali non si parla molto spesso. Un aspetto che mi ha colpito molto sono state tutte le persone che hanno accolto con un sorriso, seppur nascosto dalla mascherina, la nostra proposta di acquistare qualche alimento in più; alcune hanno fatto finta di non vedere, o erano di fretta, ma ce ne sono state moltissime altre che erano felici di aver fatto qualcosina per aiutare, di aver contribuito, con un piccolo gesto, alla felicità di qualcun altro. Altre volte in passato mi è capitato di stare dall'altra parte, di trovarmi con il carrello in mano ad accogliere la proposta dei volontari, ma in quelle occasioni non sono riuscita a realizzare quanto il mio piccolo gesto, per quanto piccolo, assieme a quello di altri avrebbe contribuito ad un grande aiuto, ed è ciò che ho compreso grazie a questa attività. Quest'esperienza mi ha sicuramente arricchita, sono stata a diretto contatto con la società e ho avuto modo di notare come i singoli individui, apparentemente diversi, siano tutti accomunati dalla voglia e dalla gioia di fare qualcosa di concreto per aiutare il prossimo ed è ciò che mi ha lasciato: un po' di più consapevolezza riguardo queste realtà, ma soprattutto il desiderio e la felicità di dare il mio contributo nella speranza di dare un pasto e un sorriso a chi non ne riceve spesso. Questo perché credo che un piccolo gesto, in qualsiasi contesto, possa provocare un grande cambiamento per qualcuno."
"Credo che quando ci si impegna in qualcosa di questo tipo si creano un'atmosfera ed un'energia particolare, grazie alle quali si sta bene e si riesce anche a rendere meglio. Non saprei come spiegarlo, ma quando si fa qualcosa di bello, semplice, svincolato da interessi, si sta bene, il gruppo funziona indipendentemente da chi lo compone. Intendo dire che diventa piacevole stare con chiunque a patto che condivida l'obiettivo del progetto. Non avrebbe avuto lo stesso significato farlo da sola perché non mi sarei divertita a tal punto e non avrei avuto nessuno a cui chiedere, con il quale confrontarmi ma soprattutto non avrei avuto modo di condividere e mettere a disposizione le mie emozioni. Nuovamente non so come spiegarmi ma penso che quando si prova qualcosa di bello da soli rimanga "fermo" mentre quando lo si prova in gruppo si muove, aumenta, si moltiplica, si diffonde, si trasmette!"
"Purtroppo, siamo tutti a conoscenza dell'enorme difficoltà in cui versano alcune famiglie quindi non è questo quello che ho imparato. Ciò che mi è rimasto da questa attività è stato un pensiero: "quante belle persone che esistono". Siamo continuamente tempestati da notizie negative, ma ce ne sarebbero altrettante positive... sono tantissime le persone coinvolte in questo e in altri progetti a servizio degli altri e sono tantissime le persone che hanno accolto la nostra proposta e hanno scelto di comprare qualcosa per metterlo nella bustina gialla e darlo a qualcuno che non si conosce. Quando ho letto quanti chili sono stati raccolti ho proprio pensato: "vedi quante belle persone!" e chissà quante altre ce ne sono. Quest'esperienza mi ha riempito il cuore, mi ha fatta sentire appagata, ottimista, felice."
"Ho trovato davvero piacevole il lavoro di gruppo, infatti, avere accanto un'altra persona che sta compiendo il tuo stesso lavoro e magari sta anche provando le tue stesse emozioni può esserti d'aiuto e di supporto. Inoltre, devo ammettere che lavorando con i miei compagni ho potuto scoprire nuovi lati del loro carattere che prima, tra i banchi di scuola, non avevo mai avuto modo di vedere, ma soprattutto sono stata in compagnia dei miei amici, con i quali, facendo un grande gioco di squadra, sono riuscita a compiere un gesto bello e importante senza mai sentirmi affaticata o stanca. Ciò che però mi è piaciuto di più è stato il clima che si è venuto a creare: abbiamo riso e scherzato molto, ma abbiamo sempre svolto il nostro lavoro con consapevolezza ma mai troppo superficialmente."
"Oltre ad aver compreso l'importanza delle iniziative come il Banco Alimentare, e che ci sono veramente persone bisognose di aiuto, quello che probabilmente mi è rimasto più impresso è stato il sorriso delle persone: all'entrata del supermercato ho sempre cercato di accogliere chiunque con un sorriso e all'uscita tutti ci consegnavano i prodotti acquistati a loro volta con un sorriso, ma se il mio sorriso all'ingresso era grande, quello delle persone che uscivano era enorme. Nonostante abbia già svolto diverse attività di volontariato, credo di aver capito solo ora quanto sia bello donare; non importa se tanto o poco, fondamentale è però il cuore che ci metti. Un altro aspetto particolare delle esperienze di volontariato, almeno così capita a me, è il fatto che dopo aver finito il lavoro non si riescano a contenere il sorriso e l'entusiasmo e ad ogni persona che si incontra venga voglia di raccontare ciò che si è appena svolto. Per quanto riguarda il Banco Alimentare, concluso l'intenso pomeriggio di lavoro ero davvero stanca, infatti non nego che avevo un po' male alla schiena e alle gambe per essere stata tanto tempo in piedi e che tornata a casa ho dormito un'oretta sul divano, ma ero anche davvero felicissima per ciò che avevo appena realizzato. Vedere persone di ogni tipo compiere questo piccolo atto di gentilezza che è il dono, mi ha riempito il cuore di emozioni e per giorni ho ripensato alla meravigliosa esperienza che avevo vissuto. Se mi riproponessero un'attività di volontariato, accetterei subito l'invito senza pensarci due volte: sono infatti fermamente convinta che fare del bene agli altri faccia bene anche a noi stessi e non è bello solamente ricevere, a volte è stupendo anche dare, anzi, forse è proprio più bello donare."
"Mi piace molto lavorare in gruppo, trovo che si possa imparare sempre tanto dagli altri. In questo specifico caso c’è stata sintonia ed organizzazione, unito a serenità e divertimento. Spesso non è umanamente possibile caricarsi di tutte le responsabilità, attenzioni, ed è proprio questo il bello di lavorare in gruppo, in particolare con un gruppo che ci fa sentire a nostro agio, ossia avere la sicurezza di poter contare su qualcun altro."
"Ho imparato a guardare situazioni di quotidianità da un altro punto di vista, ho avuto un’immagine della diversità di persone che esistono. Questa esperienza mi ha aiutato a ridimensionare la mia visione della realtà. Io singolo individuo, poco significante preso singolarmente, ho contribuito a qualcosa di grande ed esteso. Inoltre mi ha affascinato molto vedere e intravedere così tante persone, così tante storie, è un’esperienza che mi ha lasciato molto e che ricorderò."
"Grazie a quest’esperienza ho trascorso del tempo al di fuori dell’ambiente scolastico con alcuni dei miei compagni, avendo quindi la possibilità di conoscerli meglio. Ho inoltre compreso quanto sia importante che ci si aiuti tra di noi, non sarebbe stato sicuramente possibile raccogliere tutti questi alimenti senza la presenza di un gruppo così numeroso."
"Credo sia stata un’esperienza veramente costruttiva e motivante. Ho sicuramente appreso quanto sia semplice rendersi disponibili per aiutare gli altri, non bisogna fare chissà che cosa basta veramente poco. Sono stata veramente felice di aver partecipato a quest’attività spero di poterne fare molte altre."
"Solitamente non sono molto propenso ai lavori di gruppo, ma con i compagni con cui ho lavorato mi sono trovato particolarmente bene e mi sono anche divertito, ci siamo aiutati a vicenda e ognuno ha contribuito."
"Grazie all'esperienza della Colletta ho imparato, provandolo sulla mia pelle e non sentendolo da altre persone, che aiutando gli altri, anche se "indirettamente", fa veramente stare bene anche se stessi."
GNCA 2019
(Ragazza musulmana col velo:) “Sono un po’ timida e all’inizio non è stato facile fermare le persone: diventavo tutta rossa. Poi però è diventato più facile. Ho notato che si fermavano da me soprattutto marocchini, algerini, persone di colore. A volte parlavo in arabo. Mi chiedevano incuriositi cosa stessi facendo ed erano un po’ stupiti che fossi lì. Sono contenta di aver dedicato un pomeriggio ad incontrare delle persone per raccontare che il dono del proprio tempo a chi ha bisogno è una cosa bella. So che non sarò io a salvare il mondo, ma in un momento storico così difficile come il nostro, in cui le persone si guardano male e spesso si sentono nemiche o si chiudono nel loro egoismo, credo sia necessario mettersi insieme (bianchi e neri, giovani e vecchi, cristiani e musulmani) e collaborare per un mondo più attento ai bisogni delle persone.”
“Gandhi diceva “Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo”. Sono le piccole azioni che rendono grande l’umanità e la GNCA per me è un esempio. La cosa che mi ha colpito di più di questa esperienza è come le persone aiutino il prossimo senza sentire il bisogno di conoscere chi sia il destinatario, perché sentono che stanno contribuendo ad una giusta causa. E’ stato bello per me vedere come, anche in un momento di crisi, la gente sa essere generosa nei confronti di chi è in difficoltà.”
“E’ un’esperienza che ti riempie, perché ti senti utile e che il tuo tempo ha un valore importante per coloro che sono meno fortunati di noi. Ho visto adulti, ragazzi e bambini dedicare anche l’intera giornata e andare a casa contenti.”
“ Abbiamo dovuto affrontare anche le risposte negative delle persone. Qualcuno era davvero insofferente o aggressivo…ma molte persone soprattutto anziane o in difficoltà si sono invece dimostrate disponibili e molto generose.”
“ Ho imparato molto quel giorno, ho capito anche che in situazioni economicamente sfavorevoli si può sempre fare qualcosa per il prossimo.”