Quando incontri certi occhi... di stupore e di meraviglia

Open Day in magazzino, 1 giugno 2019

È stato per me il primo evento importante all’interno del Banco, a parte la GNCA, e quello che mi sono portato a casa è una sensazione di benessere interiore mai provata prima.

La stanchezza non l’ho avvertita durante la giornata anche e soprattutto perché i volti e gli occhi delle persone che entravano al Banco, forse anche per la prima volta, mi hanno fatto sentire bene. Voglio dire che nei loro occhi ho percepito una sorta di stupore e di meraviglia per quello che forse loro immaginavano essere solo un magazzino come tanti. Invece hanno trovato un ambiente non solo addobbato a festa ma pronto a farsi conoscere ed apprezzare per tutto quello che fa.

Il momento di maggiore emozione l’ho vissuto al mattino durante l’incontro, le parole che i nostri graditi ospiti ci hanno regalato le porto con me come un bagaglio da condividere con chiunque. Mi sono chiesto come non condividere il racconto di Roncadin con chi mi sta vicino, tanto che la sera a cena ne ho voluto subito parlare con i miei cari, mia moglie e mio padre, i quali hanno avuto la mia stessa reazione pur non essendo presenti ma solo ascoltandomi e sentendo la mia emozione anche loro si sono immedesimati in quel momento raccontato al punto da emozionarsi a loro volta.

Come dimenticarsi dell’emozione VERA del Poma bestia da palcoscenico per una volta in difficoltà perché intervistato.

Le parole di Lisetta precise e dettagliate nel descrivere l’attività e le modalità con cui opera all’interno della sua SC, le parole di Nadif Moustapha preparate ma solo per la difficoltà evidente che comporta la lingua diversa.

Beh questo è quello che si può creare all’interno di un ambiente come questo, emozione e stupore. Durante la giornata ho avuto il piacere di raccontare ad alcune persone cosa facciamo realmente tutto l’anno, come lo facciamo, chi sono le persone che ci permettono di essere quello che siamo (i nostri “angeli” i nostri volontari) e tutti alla fine dicevano solo una frase “COPLIMENTI SIETE UN ESEMPIO”.

Ho avuto anche il piacere di accompagnare il Sindaco di Udine Fontanini per una visita del magazzino e non ho potuto esimermi dalla spiegazione di quello che noi chiamiamo il MURO DI CARTONI, la sua reazione è stata sorprendente ed i sui complimenti li ho riportati all’artefice di tutto questo il nostro mitico Manlio. Mi ha fatto impressione il fatto che mi abbia chiesto per ben due volte quanti ne recuperiamo ogni anno ma mi ha impressionato maggiormente lo sguardo incredulo che ha rivolto al suo accompagnatore.

Sono fiero di essere parte di questa realtà e sono fiero che tutte le persone che hanno visitato il nostro ambiente di lavoro abbiano portato con se un pezzo del nostro operato con una consapevolezza che forse prima non avevano.

Denis Biasinutto