Mi avete aiutato, ora tocca a me

l punto vendita è piccolo, al piano terra di un’abitazione, frequentato quasi esclusivamente dalla gente del luogo, soprattutto anziani. Gianluca si prepara ad una giornata che presumibilmente non avrà grandi picchi di azione e che probabilmente scorrerà come tutti gli altri anni, nella solidità di azioni conosciute e reiterate. Predispone scatoloni, pettorine, sacchetti. Sarà per tutta la giornata in compagnia delle signore dell’Associazione “Al pozzo”, da moltissimi anni convenzionata con il Banco del FVG. Un sabato di lavoro, insomma, ma tranquillo, sperando di raccogliere almeno una quantità di alimenti simile a quella di due anni prima. Mentre si dà da fare con il materiale, sente però una domanda, un pensiero che entra in punta di piedi, accompagnato dell’esperienza fatta in tanti anni: “Ma la Colletta succederà anche quest’anno?”

Poco dopo l’apertura del supermercato, Gianluca vede un anziano signore a bordo di uno scooter elettrico avvicinarsi all’ingresso. Parla solamente friulano stretto, ma si capisce che è venuto perché ha riconosciuto le volontarie. Dice che si era trovato per diverso tempo in grave stato di bisogno e loro gli portavano a casa i pacchi alimentari. Racconta, rivolgendosi a Gianluca, che erano sempre gentili e sorridenti - cosa che lo aveva molto colpito. Poi, invita tutti i volontari ad andare a prendere un caffè al bar di fronte, al di là della strada. E i volontari, a turno per non scoprire il presidio, accettano la sua proposta.

“Ma come mai sei qui?” Gli chiedono. Dice che nel tempo le cose si sono messe pian piano a posto, ha ricevuto una piccola somma inaspettata con la quale comprare uno scooter elettrico e potersi così muovere, spostarsi.. vivere, insomma. Ora riesce a provvedere a sé stesso ed è venuto proprio per dire alle volontarie dell’Associazione “Al Pozzo” che d’ora in poi possono dare gli alimenti che assegnavano a lui a qualcun altro che ne ha più bisogno. Non parla molto, ma dal poco che dice traspare una gratitudine viva per quello che gli è stato dato, ma soprattutto per come è stato guardato mentre era in grande difficoltà. Una riconoscenza che lo ha spinto fino qui.

Il suo sguardo si fa più intenso. Resta in silenzio per un attimo. Poi estrae dalla tasca una banconota dal taglio importante e la porge ad una delle volontarie, chiedendole se può entrare al posto suo a fare la spesa per la Colletta. “Parcé che cumò al tocje a me!” Perché ora tocca a me!

Gianluca saluta l’anziano mentre lo vede allontanarsi a bordo del suo mezzo. Ripone con cura gli alimenti negli scatoloni. Scuote la testa e sorride. La sua domanda ha appena ricevuto una risposta anche se – in cuor suo – la conosceva già.