Visita dell'assessore alla Sanità, Telesca, nel magazzino dell'associazione

"Sono rimasta veramente molto colpita dal grado di organizzazione, estremamente evoluta, che permette una vasta movimentazione di prodotto e anche la garanzia di tracciabilità e controllo sui cibi, ma anche dalla operosa forza del volontariato che anima l'associazione del Banco Alimentare da oltre vent'anni, attivando un prezioso circolo virtuoso per contribuire alla soluzione dei problemi della fame e dell'emarginazione".

È il commento dell'assessore regionale a Salute e Politiche sociali, Maria Sandra Telesca, alla fine della visita al magazzino e alla sede legale dell'associazione Banco alimentare del Friuli Venezia Giulia nella zona artigianale di Pasian di Prato.

, accompagnata dal presidente Paolo Olivo, dal vicepresidente Stefano Boscolo e da alcuni dei sessanta volontari che ogni giorno prestano tempo e energia per il recupero di eccedenze di  cibo dalla filiera agro-alimentare   Telesca ha visitato tutti i locali e uffici della sede.

I numeri di Banco Alimentare del Friuli Venezia Giulia, una delle 21 organizzazioni della rete Banco Alimentare, sono significativi: nel 2016, in Friuli Venezia Giulia, le strutture caritative aiutate sono state 242, cui fanno riferimento ben 35.185 persone bisognose assistite. Lo scorso anno nel territorio sono state raccolte e redistribuite 1.934 tonnellate di alimenti. Il totale del valore commerciale raccolto tra Fvg e Veneto orientale (l'associazione opera anche a Belluno, Venezia e Treviso) è stato di 6,2 milioni di euro.

All’Assessore è stato descritto il Programma Siticibo, nato a Milano nel 2003 e dedicato al recupero del cibo fresco e cotto, dal 2008 attivo in regione con risultati importanti:nel 2016 Siticibo ha raccolto 467 tonnellate di cibo per un valore commerciale di circa 1 milione e mezzo di euro.

In occasione della visita, i vertici dell'associazione, nel ringraziare l'amministrazione regionale per il sostegno che permette di coprire le spese correnti, hanno spiegato a Telesca il piano di sviluppo per il 2017 anche in previsione di uno sviluppo auspicato e stimolato dalla recente Legge 166/16 - detta anche Legge Gadda - a favore delle donazioni ci eccedenze alimentari per finalità sociali. "Una legge che rende l'Italia un Paese all'avanguardia e che regolando le donazioni degli alimenti in venduti con misure di semplificazione potrà aiutare il prezioso lavoro dei volontari del Banco Alimentare ", ha commentato Telesca a ilfriuli.it del 16 marzo.