Il Banco Alimentare del Lazio partecipa al progetto UE “LIFE-Food.Waste.Stand.up”

Lo scorso 8 febbraio, presso il Palazzo della Regione Lazio, è stato presentato il progetto “LIFE-Food.Waste.Stand.Up” co-finanziato dal programma europeo per l’ambiente e l’azione per il clima “LIFE 2014-2020”: si tratta del primo progetto di filiera finalizzato alla lotta allo spreco e all’aumento delle donazioni alimentari verso i più bisognosi.

A fare da capofila in questo progetto è Federalimentare in partenariato con Federdistribuzione, Unione Italiana Consumatori e Fondazione Banco Alimentare Onlus.

Il progetto, divulgato alla presenza dell’Assessore all’ambiente Mauro Buschini, consiste in una campagna di comunicazione e sensibilizzazione rivolta a tutti gli attori coinvolti nella filiera: ossia, industria, distribuzione e, infine, consumatori.

Parte integrante di questo evento è stata la firma di un protocollo di intesa con la Regione Lazio, da parte di tutti i partner di “LIFE-Food. Waste. Stand.Up.”: tra questi, il Banco Alimentare del Lazio, che insieme agli altri svilupperà tutta una serie di azioni concertate al fine di aumentare e facilitare, per le aziende che operano sul territorio regionale, le donazioni di prodotti alimentari in favore delle  persone indigenti.

È una giornata molto importante per il Lazio – ha affermato il Presidente del Banco Alimentare del Lazio Salvatore Giuseppe Saraniti – la nostra associazione con questa firma si impegna ancora di più a portare avanti gli obiettivi che da oltre vent’anni persegue, ossia il contrasto allo spreco di cibo e il recupero delle eccedenze alimentari in tutto il territorio della regione. Siamo molto lieti di poter partecipare a questo ambizioso progetto di sensibilizzazione rispetto al tema degli sprechi alimentari che, nel solco della Legge Gadda, può far conoscere a molte più persone e aziende quanto sia bello e conveniente non buttare via cibo a favore di chi ne ha davvero bisogno”.

L’iniziativa sarà promossa anche nelle altre regioni italiane, con l’obiettivo di condividere con istituzioni, strutture caritative e molti altri stakeholder buone prassi ed esperienze utili ad aumentare le donazioni alimentari per le persone più svantaggiate.