Emergenza Ucraina

Il Banco Alimentare del Lazio, come organizzazione della Rete Banco Alimentare che è membro della Federazione Europea dei Banchi Alimentari (FEBA), si unisce alla campagna di raccolta fondi #AllTogether4Ukraine.

 

A causa del conflitto in atto al momento non risulta possibile raggiungere la popolazione ucraina e portare sostegno materiale direttamente sul campo. 

 

La FEBA è in contatto diretto con il Banco Alimentare in Ucraina dal 24 febbraio scorso, per ascoltare e comprendere le esigenze di chi fronteggia la crisi da vicino.

Al momento il Banco Alimentare di Kyiv ritiene di avere a disposizione alimenti ancora per un mese. Le necessità principali riguardano la disponibilità di acqua e la possibilità di mantenere attivi i trasporti. 

Inoltre la FEBA è in contatto con i Banchi Alimentari dei Paesi limitrofi all’Ucraina.

 

In risposta ai bisogni espressi la FEBA ha deciso di promuovere una raccolta fondi a cui anche la Rete Banco Alimentare ha immediatamente aderito. Le donazioni verranno direttamente destinate al Banco Alimentare in Ucraina.

  

Per aderire alla campagna, potete cliccare qui:

www.eurofoodbank.org/feba-supports-ukraine/donation-ukraine

 

ATTENZIONE!

Le Strutture Caritative convenzionate sono tenute al rispetto degli accordi e non possono donare a terzi quanto ricevuto da Banco Alimentare, ma solo ai loro assistiti. Tra questi, naturalmente, possono essere considerate le persone in fuga dalla guerra che si rivolgono alle stesse Strutture per richiedere aiuto alimentare.

Pertanto i prodotti ricevuti dal Banco Alimentare, compresi quelli provenienti dai programmi FEAD e Fondo nazionale indigenti, non devono essere inviati all’estero.  

 

Ulteriore precisazione: non è possibile utilizzare scatoloni con marchio Banco Alimentare per raccolte di alimenti non autorizzate dallo stesso ente.

 

Il Banco Alimentare del Lazio è al lavoro per rafforzare la propria capacità di accogliere e distribuire le donazioni di cibo di quanti vorranno sostenere, attraverso le Strutture caritative, i profughi già arrivati in Italia.

 

 

 Ulteriori approfondimenti su www.bancoalimentare.it