Al vaglio del Senato la legge anti-spreco italiana

All'avanguardia in Europa

Siamo felici per l’approvazione alla Camera della ‘legge Gadda’ contro gli sprechi alimentari; un progetto di legge che nasce dalla collaborazione tra istituzioni, filiera agro-alimentare e terzo settore che, insomma, parte dall’esperienza sul campo di tanti soggetti ” afferma Marco Lucchini, dg di Fondazione Banco Alimentare Onlus all’indomani della approvazione del 17 marzo 2016 – questa legge finalmente riorganizza il quadro normativo di riferimento che regola la donazione di alimenti introducendo il concetto di priorità del recupero di cibo a fini di solidarietà rispetto alla sua distruzione”.

La Il testo di legge unificato “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi” detta Legge Gadda dal nome della prima firmataria, l’onorevole Maria Chiara Gadda appunto, contiene infatti una serie di misure che semplificano identificazione, requisiti, procedure in materia di eccedenze e agevola la loro donazione, uno stimolo sia per chi dona sia per chi – come Banco Alimentare che lo fa da 26 anni – recupera il cibo “ancora buono” dandogli una seconda vita. Gli sprechi alimentari costano all'Italia 12,5 miliardi - pari a 5,1 milioni di tonnellate - che sono persi per il 54 per cento al consumo, per il 21 per cento nella ristorazione, per il 15 per cento nella distribuzione commerciale, per l'8 per cento nell'agricoltura e per il 2 per cento nella trasformazione.

Abbiamo fatto un passo importante, ma la legge ora deve passare al vaglio del Senato, saremo così il Paese con il testo di legge contro lo spreco alimentare più all’avanguardia in Europa” commenta Lucchini.

Cosa sono le eccedenze alimentari?

Sono prodotti alimentari, agricoli e agroalimentari che per motivi diversi non possono essere venduti ed escono dai circuiti commerciali pur essendo ancora buoni e igienicamente salubri per il consumo umano.

Tra le altre novità di questa Legge, la possibilità di distribuire beni alimentari confiscati, cosa che già avviene ma a discrezione dei magistrati. Inoltre, le associazioni di volontariato, accordandosi con l’imprenditore agricolo, potranno recuperare i prodotti che rimangono a terra durante la raccolta

Chi può ritirare le eccedenze?

La legge Gadda aggiunge alle Onlus tutti gli enti pubblici e privati non profit che “promuovono e realizzano attività di interesse generale anche mediante lo scambio di beni e servizi di utilità sociale (…)”.

Cosa prevede per i soggetti che donano?

La modalità di cessione delle eccedenze alimentari da parte di operatori del settore deve essere gratuita e destinata alle persone indigenti. Chi dona potrà fare una dichiarazione consuntiva a fine mese (mentre fino a che non è operativa questa legge va fatta 5 giorni prima della cessione NdR) . Per un quantitativo inferiore al valore di 15.000 euro di cibo donato non è più prevista alcuna dichiarazione. La legge Gadda darà facoltà ai Comuni di applicare coefficienti di riduzione della tassa sui rifiuti proporzionale per soggetti non domestici.

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