Cibo a Regola d’Arte 2019: la sfida tra gli chef delle mense di Milano

La cucina, prima di essere una forma di spettacolo, è innanzitutto nutrimento per le persone. Che non sempre, purtroppo, hanno accesso al cibo a volontà. Lo hanno ricordato lo chef Davide Oldani, l’attore Giacomo Poretti e gli chef solidali di cinque mense benefiche di Milano che ieri, alla Fabbrica del Vapore, sono saliti sul palco dell’ultima serata dell’evento gastronomico del Corriere.

«È difficile credere che in questo tempo di miti alimentari, lo zenzero, la crusca, la quinoa, la curcuma, l'estrattore, non ci sia cibo per tutti, persino a Milano», ha detto Giacomo nel monologo ideato per il 30esimo compleanno del Banco Alimentare. Un racconto leggero, ma allo stesso tempo profondo, per far riflettere sull’abitudine così radicata in tutti noi di sprecare il cibo: buttiamo quello prossimo alla scadenza, quello ancora buono, oppure non acquistiamo al supermercato il cartone di latte ammaccato o la pasta con l’etichetta scolorita solo perché… brutti e non esteticamente perfetti.

E così, si sono cimentati in una speciale gara ai fornelli, “Master-Mensa”, i cuochi e i volontari delle cinque strutture benefiche di Milano: Catello Schettino, cuoco, e Dario Sala, volontario, dell’Opera Cardinal Ferrari. Francesco Bonacci, cuoco, ed Elisa Biondi, volontaria, dell’Opera di San Francesco. Alessia Colombo della Fondazione Fratelli di San Francesco. Suor Cristina, responsabile della mensa, e Antonella Redaelli, volontaria, del Centro Sant’Antonio. E poi suor Silvana del Centro Francescano.

Gli ingredienti da usare nella sfida? Cipolla, farina, pane, zucchine, carciofi, stracchino, insalata e burro. «Cibi che non abbiamo scelto a caso - ha detto Andrea Giussani, presidente del Banco Alimentare: sono quelli che più frequentemente raccogliamo e poi distribuiamo alle strutture». Che non sono solo mense dove si cucina al meglio quello che arriva, ma «luoghi di assistenza quotidiana», dove si mangia, ci si può fare la doccia, si passa dal barbiere o dal medico… luoghi che danno la possibilità di non sentirsi soli, abbandonati al proprio destino. Che oggi colpisce te, domani me.

In giuria, a votare i piatti preparati, Oldani, Comello, la chef Antonia Klugmann, Nonna Rosetta e Daniele di Casa Surace. Il piatto vincitore? Le crespelle del Centro Sant’Antonio. E, in fondo, anche tutti gli altri. Così come i mille e oltre che ogni giorno vengono preparati da ciascuna mensa milanese.

Fonte: Corriere della Sera, https://cucina.corriere.it/ciboaregoladarte/milano/2019/notizie/master-…