#colletta15: oltre i numeri, uno spettacolo di carità

"I feel good". Così ci dice un rifugiato del Bangladesh, mentre insieme ad altri volontari seleziona le scatolette donate, nel supermercato. Una frase che esprime un sentimento semplice e umanissimo, lo stesso che hanno riscoperto volontari, donatori e sostenitori della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, la stessa da 19 anni ma sempre nuova per chi la vive; essi hanno messo in atto concretamente quella "cultura dell’incontro e della condivisione", a cui ci ha richiamato Papa Francesco, lo scorso ottobre. 

Quest'anno in particolare ci entusiasma il significativo incremento del numero degli amici volontari, che ormai superano i 140.000. Molti si sono aggiunti in modo imprevisto durante la Colletta, coinvolti da ciò che hanno incontrato. Tutti hanno offerto tempo, braccia, gioia, ascolto ed attenzione alle persone, una contagiosa testimonianza di festa.

Certo non è casuale che in tempi di perdurante crisi e di paura per le serie minacce alla semplice convivenza civile, ci siano adulti e giovani, bambini e anziani di etnie del tutto diverse, in politica diremmo avverse, fare i volontari gomito a gomito o donare alimenti, sottraendoli in alcuni casi dalla loro povera spesa. Vediamo commoventi immagini, nei siti e nei social, di coloro che più spesso sono destinatari di assistenza e solidarietà fare, sabato, la loro parte.

Abbiamo sperimentato che provocare occasioni per guardarsi negli occhi, per fare insieme piccoli gesti quotidiani, per occuparsi dell'altro, anche solo per poco, fa uscire il meglio di sé, appunto, fa "sentire bene". Ce lo hanno raccontato, la notte scorsa, anche i nostri "cugini" di Parigi che hanno visto moltiplicarsi il numero dei volontari parigini e di ogni nazionalità europea ed extraeuropea, offertisi negli ultimi giorni, desiderosi anche di sfidare ogni paura. 

A questo importante incremento di dedizione e di lavoro comune, si aggiunge un risultato di sostanziale tenuta dei volumi raccolti, (8.990 tonnellate) rispetto all'anno scorso (9.200 tonn), frutto anche di un certo turnover nei negozi e del proliferare di più occasionali iniziative di raccolta di alimenti, spesso anche contigue, che producono una naturale redistribuzione dei risultati quantitativi.

Quanto raccolto verrà distribuito nei prossimi mesi alle oltre 8.000 strutture caritative con noi convenzionate, per sostenere oltre 1 milione e mezzo di bisognosi.

Da domani il lavoro della Rete Banco Alimentare prosegue. Questa giornata renderà più capaci tutti i nostri amici e sostenitori e noi stessi di vivere fino in fondo la consegna che Papa Francesco ci ha indicato nella recente Udienza, per la lotta contro lo scandalo dello spreco e della fame, nei mesi del Giubileo della Misericordia.

Siamo pronti a camminare insieme con tutte le organizzazioni e gli uomini di buona volontà che vogliano accogliere questo impegno.