Legge “antispreco” 166/16: ancora più semplice donare e ricevere eccedenze

La Legge di Bilancio 2018 ha esteso il raggio di azione della Legge 166/2016, nota anche come “Legge Gadda”, con due emendamenti che allargano il paniere di prodotti che si possono donare per finalità sociali, semplificando alcune procedure ed estendendo le agevolazioni fiscali. Rendendo, insomma, più facile e accessibile sia donare sia essere beneficiari delle eccedenze.

 “L’approvazione dei due emendamenti alla legge 166/2016 c.d. Legge Gadda è motivo di grande soddisfazione per noi – ha dichiarato Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus - perché costituisce un ulteriore, importante passo in avanti verso la semplificazione del processo di donazione delle eccedenze alimentari. Le aziende saranno motivate a donare perché, da sempre, chiedono più chiarezza. Per Banco Alimentare, come per le altre organizzazioni non profit, questi emendamenti significano avere solo un articolo di legge, che riconferma tutte le agevolazioni fiscali in capo ai donatori. Potremo emettere un solo documento, una semplice dichiarazione, non sotto forma di atto notorio, per certificare la donazione ricevuta”.

“Le misure introdotte in Legge di Bilancio 2018 – ha commentato l’onorevole Maria Chiara Gadda  consentono di estendere i benefici fiscali della legge 166/2016 c.d. “antisprechi” ad altri prodotti oltre al cibo ed i farmaci, che sono di fondamentale importanza per rispondere alle esigenze delle persone in condizione di disagio e povertà, come i prodotti destinati all'igiene e alla cura della persona e della casa, gli integratori alimentari, i biocidi, i presidi medico chirurgici e i prodotti farmaceutici, i prodotti di cartoleria e di cancelleria. Per quanto riguarda i farmaci, viene ampliata la platea dei donatori, includendo le farmacie, le parafarmacie, i grossisti, le aziende titolari di autorizzazioni all’immissione in commercio di farmaci. Si è inoltre proseguito sulla strada della semplificazione burocratica e fiscale, dando maggiore uniformità ed armonia al testo di legge ora peraltro pienamente coordinato con la recente riforma del Terzo settore includendo tra i donatari tutti gli enti iscritti nel costituendo registro unico nazionale, ad esempio aps, odv, enti filantropici, cooperative ed imprese sociali”.