La legge anti spreco compie due anni

La legge 166/16, ovvero la legge contro gli spechi alimenti e farmaceutici, entrata in vigore il 14 settembre 2016, ha appena compiuto due anni.

Andrea Giussani, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus, in un'intervista al Redattore Sociale, fa il punto su cosa sia cambiato in questi 24 mesi:

“Nel 2017 abbiamo stimato un 20 per cento in più di recupero - spiega Giussani -, non tutto nettamente attribuibile alla nuova normativa. Oggi siamo nella fase in cui la legge la conoscono quasi tutti e l’incremento va verso una normalizzazione. Questo 14 per cento - incremento nei primi sei mesi del 2018 - potrebbe essere il trend fisso di recupero, anche per effetto della legge Gadda. Tutto questo crea una cultura che verificheremo nel tempo, ma anche comportamenti immediati e una crescita di attenzione al problema degli sprechi. Per noi è stata molto significativa. Recuperiamo di più”.

Giussani, continua individuando quelli che possono essere gli aspetti da migliorare:

“Ci sono due grandi aree di miglioramento. La prima riguarda le amministrazioni comunali in merito alla tassa sui rifiuti. La legge sostiene la revisione delle tasse sui rifiuti agevolando e riducendo quelle per gli operatori economici che donano, ma tutto questo richiede un impegno non da poco. Per i comuni significa rinunciare a qualche soldo, inoltre bisogna stabilire modalità e calcolo delle riduzioni e non è facilissimo. Per fortuna ci sono già alcuni esempi di comuni che si stanno applicando per trovare dei regolamenti”. La seconda area di miglioramento, secondo il presidente di FBAO, riguarderebbe il termine minimo di conservazione (TMC), ossia il "preferibilmente entro": troppo spesso viene ancora confuso con la data di scadenza.

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