#TogetherTo2030: come le persone possono supportare la mission di Banco Alimentare?

Il 2030 è dietro l’angolo. Mancano pochi anni alla scadenza degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Il tempo dell’azione è adesso, unisciti a noi!

Caro lettore del Banco, nel primo appuntamento della rubrica TogetherTo2030 vogliamo parlarti di cosa puoi fare per contribuire ad una società più giusta e rispettosa del pianeta che ci ospita. Abbiamo deciso di parlarti di tre argomenti.

Per cominciare ti presentiamo un dato: uno studio della Commissione Europea (2018) stima che circa il 10% delle 88 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari generate annualmente nell’UE è correlato al “date marking”. Questo termine si riferisce alla data che trovi sulle confezioni degli alimenti, la quale può essere associata ad un “da consumare entro…” – in questo caso si tratta della data di scadenza − o ad un “da consumare preferibilmente entro…” – si intende qui il Termine Minimo di Conservazione (TMC). Una comprensione adeguata della differenza fra i due concetti genererebbe senz’altro un comportamento virtuoso che, quotidianamente, contribuirebbe alla riduzione dello spreco alimentare. In Italia, la Legge 166/2016, cosiddetta Legga Gadda, fornisce una definizione puntuale semantica dei due concetti: la data di scadenza definisce la data entro cui un alimento deve essere tassativamente consumato − oltre tale data infatti, nel caso di consumo dell’alimento, si può incorrere in rischi per la propria salute −; il TMC, invece, indica la data fino alla quale un prodotto alimentare conserva le sue proprietà specifiche, in adeguate condizioni di conservazione. Dunque un alimento che ha superato il TMC non è scaduto! Lo sapevi? 

Noi di Banco Alimentare ogni giorno recuperiamo dalla filiera agroalimentare eccedenze di produzione, cioè alimenti che per motivi estetici, di fabbricazione, di confezione, o altre non conformità agli standard commerciali e per questo non possono essere più venduti. Le ritiriamo perché in realtà si tratta di alimenti perfettamente buoni e sicuri, e quello che facciamo è ridargli il giusto valore, ridistribuendoli alle strutture caritative che sul territorio accolgono persone in difficoltà. Se sei desideroso di fare di più per il prossimo e per il pianeta unisciti alla nostra opera: attualmente siamo 1.842 volontari sparsi per la penisola – non pochi eh! −, ma abbiamo sempre bisogno di nuovi amici! Se i tuoi impegni però non ti permettono di dedicarci così tanto tempo, puoi sempre offrirci il tuo sostegno attraverso una donazione che utilizzeremo per sostenere la nostra missione!