Sono stati mesi difficilissimi, e lo saranno ancora per un po’: oggi la nostra priorità è quella di far fronte alle conseguenze del COVID-19 e di affrontare la crisi sociale ed economica che migliaia di persone nel nostro Paese stanno attraversando. Per fortuna, però, non siamo soli: tante sono le aziende e i partner – vecchi e nuovi – che ci sono vicini e che ci stanno dando il proprio aiuto e sostegno...
I mesi appena trascorsi ci hanno lasciato una sofferenza dentro, a cui non eravamo preparati. La pandemia ci ha fatto mettere da parte i sogni che avevamo. Ci ha costretti chiusi in casa a pensare a un futuro incerto, lasciando molte persone senza arte né parte. Ma proprio quando non te l’aspetti arriva quella telefonata, che forse ti cambia la vita.
Fa caldo come ad agosto, ma siamo a giugno. Ho preso solo un foglio che avevo stropicciato in borsa e una matita che ha poca punta. Cerco una storia da raccontare, ma non voglio sembrare invadente. Per fortuna non sono sola, ci sono due volontari della mensa dei poveri lì della zona, convenzionata con noi, che hanno accettato di farmi andare con loro a consegnare gli hamburger appena ritirati...
Emergenza Alimentare Italia: a rischio 1 milione di bambini
Sostieni con un sms al 45582 l’attività di Banco Alimentare
Non è stato un evento autocelebrativo, ma una festa: la festa delle persone che lungo gli anni hanno in vario modo contribuito e contribuiscono a realizzare e a vivere loro stessi, in prima persona, la gratuità di questa iniziativa che
Arriviamo in una stradina laterale di una zona popolare di Torino. Un nostro mezzo sta distribuendo beni alimentari attraverso alcuni volontari della parrocchia. C’è entusiasmo voglia di parlare e condividere, complice anche la consegna straordinaria di gelati, il sole, la musica e il clima di festa...
È proprio vero che non c’è sfida che possa fermare il cuore, la passione per l’umano, il desiderio di guardare in faccia il bisogno e provare a rispondere. Nemmeno questa sfida drammatica, nemmeno l’immensa tragedia provocata da questa pandemia, ha fermato il cuore. Lo si capisce bene dal racconto di Giovanni Bruno...
Nella solitudine di questo mese ho evitato in tutti i modi di stare con me stessa perché non avevo più niente da dirmi: ero come io mi volevo, due lavori, un mucchio di amici, esperienze adrenaliniche e non avevo più nulla da raccontarmi.
Mi sono chiesta, perché andare al Banco Alimentare, perché proprio adesso, in un momento in cui prevale la paura? Nasce in noi, credo, un desiderio nascosto che teniamo spesso soffocato, di voler ridare quella "fortuna" e quel bene di cui siamo invasi, che ci chiediamo quasi se siamo meritevoli di avere e se valga la pena tenerlo tutto per noi, protetto...
In un periodo storico molto particolare e strano per tanti di noi, ho ricevuto un regalo. Ad una settimana dalla “chiusura” dell’Italia, mi arriva un sms di un amico che mi segnala l’iniziativa del Comune di Genova (dove sono nato e risiedo) volta a favorire il recapito della spesa a casa tramite l’impiego di giovani volontari genovesi...
La paura, la drammatica sorpresa di trovarsi improvvisamente davanti a qualcosa di inimmaginabile. E poi la voglia di non fermarsi, di guardarsi attorno e capire che dentro questa tragedia può scattare una grande capacità di essere solidali e abbracciare chi ha più bisogno. Tutto questo accade anche nelle carceri del nostro Paese...
Cara Elisabetta, la prima Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi Alimentari, promossada Fao e Onu, rappresenta una grande occasione per tutti noi per riflettere sugli attuali processi produttivi e ci sprona a cercare di realizzare nuovi modelli di sviluppo e di comportamento.È il momento di ripensare i valori fondanti del nostro sistema economico: è evidente a tutti l’attuale situazione di squilibrio, con tonnellate di cibo sprecate ogni anno che sarebbero sufficienti a nutrire l’intero Pianeta. Ultimamente si parla molto di economia circolare e anche il vostro inserto ci ha raccontato che...