Dentro la grande emergenza provocata dalla pandemia, c’è un’ulteriore emergenza per lo più nascosta e taciuta. Nel 2020 altri duecentomila minori sono scivolati in una condizione di povertà assoluta, raggiungendo la cifra impressionante di 1 milione e 300 mila. Per incrementare l’azione di sostegno partirà a fine maggio una campagna di raccolta fondi, “La fame non va in vacanza”!
Anche per quest'anno Luca Abete è stato al nostro fianco con la 7a edizione del suo tour universitario #NonCiFermaNessuno, giunto ormai all'ottava tappa - la penultima delle dieci tappe previste da Nord a Sud Italia. Trasformatosi in un digital talk per via dell'emergenza sanitaria, la nuova formula è stata un successo: ricca di video, di interventi di ospiti di prestigio e soprattutto del contributo degli studenti che, durante ogni tappa, hanno raccontato la propria esperienza. Il claim - un mantra che si è ripetuto durante le tappe nei dieci atenei coinvolti nell'iniziativa - è stato ed è “contagiamoci di coraggio!”: un messaggio di incoraggiamento con un chiaro riferimento alla pandemia in corso, una vera e propria iniezione di ottimismo e sorrisi.
Gli scorsi 6 e 7 maggio, Banco Alimentare ha partecipato all’Annual Convention promossa dalla European Food Banks Federation (FEBA) e organizzata in collaborazione con Ceska Federace Potravinovych Bank. Un appuntamento annuale tanto atteso, rivolto ai banchi alimentari membri della Federazione e non solo, dal titolo For a sustainable future food system.
Il progetto FOOD NO WASTE nasce all’interno di una storia di collaborazione tra Fondazione Banco Alimentare Onlus (FBAO), Hungarian Food Bank Association e Sibahe Slovenska Banka Hrane (SIBAHE), resa possibile dalla comune appartenenza alla European Food Banks Federation (FEBA). Il progetto ha potuto concretizzarsi grazie alla fiducia accordataci dal Fondo di beneficienza di Banca Intesa Sanpaolo che ha deciso di sostenere il progetto.
Silvia è arrivata nel mio ufficio perché le avevo chiesto di raccontarmi qualcosa in più della sua associazione, Quore e del loro progetto To Housing che Banco Alimentare sostiene per la parte cibo dal 2019.
Guardate la donna ritratta nella fotografia. Guardate il suo volto, gli occhi, il sorriso pieno di sorpresa e di gioia. Nelle mani non ha un sacchetto d’oro ma un sacchetto di McDonald. La sua gratitudine è autentica perché anche un panino e una bibita possono rappresentare una carezza e una ricchezza per chi vive ogni giorno la fatica di mettere insieme il pranzo con la cena.
“Dallo scorso marzo, dall’inizio della pandemia, non ci siamo mai fermati. - afferma il nostro presidente Giovanni Bruno - Ogni giorno, abbiamo aperto le porte delle nostre 21 sedi Banco Alimentare per gestire il cibo recuperato e per accogliere le strutture caritative di turno nella distribuzione. Lo abbiamo fatto adottando tutte le misure necessarie a rispettare i decreti in vigore e a mettere in sicurezza le persone che hanno lavorato per mesi senza sosta. Tra loro moltissimi volontari, cuore pulsante delle nostre attività. Il numero delle persone in difficoltà è fortemente cresciuto."
In questo periodo di pandemia si può vivere sospesi tra un passato che non c’è più e un futuro non ancora definito. Oppure si può fare una scelta coraggiosa e vivere il presente, senza chiudere gli occhi, scoprendo che esistono bisogni più grandi e che ognuno di noi può contribuire a costruire germi di speranza. È accaduto così ad un gruppo di manager che da un giorno all’altro hanno deciso di mettere a disposizione la loro esperienza, i loro talenti, le loro capacità per costruire qualcosa che vale davvero la pena raccontare.
Al via una nuova campagna di raccolta fondi promossa da Supercentro SPA “Uniti per una pasqua solidale”. Ancora una volta, dopo le iniziative del 2018 e 2019, i clienti delle nuove insegne IPERSISA, SISA e QUICK SISA di Puglia, Basilicata e Calabria del gruppo Supercentro sono chiamati ad un gesto di solidarietà, dal 25 marzo al 5 aprile 2021 sarà possibile contribuire, con solo un euro, alla raccolta fondi a favore del Banco Alimentare Onlus.
Man mano che l’emergenza sanitaria avanzava la situazione per centinaia di aziende italiane è diventata drammatica. Nessuno è stato risparmiato nemmeno una grande azienda come Alitalia che oggi può contare su 110 voli giornalieri, rispetto ai circa 500 del periodo precedente alla pandemia. Una grande precarietà, una preoccupazione crescente per il futuro, dentro le quali è spuntato un fiore forse inatteso, ma davvero speciale. Cibi e bevande che non potevano essere imbarcati sugli aerei e che invece restavano nei magazzini, sono stati donati alle diverse sedi di Banco Alimentare.
Pubblichiamo le graduatorie dei progetti di servizio civile per le sedi di Milano, Imola, Firenze, Pesaro, San Benedetto del Tronto e Pesaro.
Quest’anno l’azienda GMF (Grandi Magazzini Fioroni S.p.A) ha scelto di essere al nostro fianco e di donare a Banco Alimentare un contributo economico che ci permetterà di sostenere i costi di recupero e distribuzione di alimenti pari a 300.000 pasti (1 pasto corrisponde a 500 gr di alimenti secondo la stima adottata dalla European Food Banks Federation). I prodotti verranno distribuiti, tramite le nostre strutture caritative convenzionate, alle famiglie in difficoltà e a quelle persone che stanno pagando il prezzo più alto della crisi che ha sconvolto il nostro Paese e che, spesso per la prima volta, si sono trovate costrette a chiedere un aiuto alimentare.