Chi Siamo

In un tempo che ha smarrito il valore infinito della persona concreta, perché ha dimenticato la tradizione cristiana, siete chiamati a rinnovare lo spettacolo della condivisione gratuita del destino dei fratelli uomini, a imitazione di Gesù di Nazareth, che ha dato la vita per i suoi amici, anche soccorrendoli nei bisogni fisici quando li sfamò a migliaia moltiplicando i pani e i pesci. Di questo miracolo, che solo la grazia di Dio può compiere attraverso lo strumento fragile delle nostre persone, il mondo ha bisogno per ritrovare una speranza che sostenga l’infinita fatica del vivere.
Mons. Luigi Giussani
La Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna ONLUS (d’ora in poi FBAERO) è un ente morale riconosciuto con D.P.G.R. N° 304 del 04 Giugno 1992, che si propone esclusivamente finalità di solidarietà sociale attraverso un’opera di assistenza diretta ad aiutare persone bisognose, a partire dalla soddisfazione dell’urgenza primaria dell’alimentazione.
La FBAERO attualmente si inserisce in una rete nazionale formata da 19 sedi (tra fondazioni ed associazioni) a carattere regionale.
La FBAERO, che opera sul territorio della regione Emilia Romagna, si impegna costantemente a combattere lo spreco alimentare attraverso:
la raccolta gratuita di derrate perfettamente consumabili, ridistribuite a Strutture caritative che si occupano di assistenza e di aiuto a Persone bisognose;
la conservazione dei prodotti nel rispetto delle leggi vigenti, utilizzando strutture adeguate;
il tempestivo smistamento delle derrate, in condizioni igienicamente sicure e idonee al consumo umano.
La Fondazione si rivolge principalmente a settori di produzione alimentare che generano elevati quantitativi di eccedenze, molto spesso destinate al macero.
L’opera quotidiana della rete Banco Alimentare non consiste solamente nello stoccaggio degli alimenti e nella loro distribuzione, ma significa, in molti casi, “abbracciare ogni persona che si avvicina, per conoscere necessità, desideri, bisogni”.
La struttura operativa che permette una crescente risposta alle continue richieste di aiuto e bisogno del territorio, è costituita da:
3 dipendenti a tempo pieno
3 dipendenti part-time
1 collaboratori;
97 volontari distribuiti in tutta la Regione
che svolgono l’opera ordinaria di recupero, immagazzinamento e distribuzione dei prodotti alimentari.
Struttura Banco

Presidente: Giovanni De Santis
Vicepresidente: Roberto Giuliano Palmonari
Consiglieri: Alvaro Agasisti, Roberto Amovilli, Fabrizio Fabrizi, Stefano Paradisi, Michele Pedrazzoni, Francesco Mariani
Direttore: Gianluca Benini
Storia, missione e valori della Fondazione

La storia
Il primo Banco Alimentare nasce a Phoenix in Arizona nel 1967 dall’intuizione avuta dal signor John Van Hengel di raccogliere dai ristoranti il surplus di cibo avanzato alla fine della giornata per donarlo ai più poveri della sua città.
Oggi il Banco Alimentare è presente in tutti gli Stati Uniti oltre che in Canada, Brasile e Paraguay, e si è sviluppato anche in diversi Paesi dell’Unione Europea.
In Italia l’esperienza del Banco Alimentare inizia per volontà del Cavaliere Danilo Fossati e di Monsignor Luigi Giussani nel 1989; in Emilia Romagna la FBAERO nasce nel 1992 come compimento dell’esperienza maturata nel corso degli anni ottanta da Giovanni De Santis che, insieme ad alcuni amici, aveva provveduto al sostegno economico ed alimentare di molte famiglie bisognose in Polonia e nella Ex Jugoslavia.
I valori
I valori su cui si fonda la nostra opera sono molteplici: carità, dono, solidarietà, condivisione. L’esperienza cristiana, da cui l’avventura della FBAERO è nata, ha educato coloro che si sono imbattuti in essa al significato di parole così importanti e oggi così diffusamente utilizzate.
Carità: è dono di sé commosso. E’ una mossa verso l’altro senza ritorno, è l’affermazione dell’altro come è, perché c’è: questa è per noi la vera stima dell’uomo. Carità deriva dal greco “chàris”, che vuol dire “gratis”. La carità richiama la forma suprema dell’espressione amorosa.
Dono: è qualcosa che si può dare all’altro perché si riconosce di averlo ricevuto. Proprio perché si riceve gratuitamente, si può donare altrettanto gratuitamente. Le persone che costruiscono l’azione del Banco Alimentare riconoscono di aver ricevuto il dono assoluto della vita e del suo significato cristiano.
Solidarietà e condivisione: la solidarietà e la condivisione sono caratteristiche naturali dell’uomo che nascono dalla consapevolezza che “l’io” e “l’altro” si appartengono e che, uniti, si trasformano in “noi”. La FBAERO pone al centro di ogni sua opera il valore e il bene della persona. Il gesto di solidarietà, per compiersi, chiede di essere ricollocato nel più vasto orizzonte della carità. Infatti, la carità è volere il bene dell’altro e condividere il suo vivere e il suo destino.
Questo è ciò che muove l’opera della FBAERO - dai particolari alla grande iniziativa - ed è ciò che ha sempre voluto esprimere con lo slogan “condividere i bisogni per condividere il senso della vita” .
Dicono di noi

“Si deve grande gratitudine alla Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna per il proprio impegno e per la determinata azione di educazione alla condivisione ed alla carità.
I positivi risultati ottenuti anche nel corso del 2005 sono un segno tangibile di una forza sociale ed economica ormai imprescindibile per far fronte alla povertà (….) L’augurio è che la Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna sappia sviluppare ulteriormente il rapporto e la condivisione con tutte le diverse tipologie di “portatori di interessi”, così suscitando nuovi stimoli ad ottenere nuovi e più importanti risultati economici e finanziari, ma, soprattutto, nuovi e più importanti risultati di carattere sociale.”
(Vasco Errani, Presidente della Regione Emilia Romagna, dalla prefazione al Bilancio Sociale ed. 2005)
“Il Banco Alimentare è capace di fondere volontariato, capitale sociale, soggettività, tensione morale e innovazione; eccesso e scarsità convivono normalmente senza incontrarsi e la progettualità del Banco fa intravedere la possibilità di superare questo paradosso, rendendo questi due ambiti uno funzionale all’altro. (…) Il Banco Alimentare si sta impegnando a fianco del welfare pubblico per garantire risposte adeguate alle tante persone in difficoltà”.
(Tiberio Rabboni, Assessore Regionale all’Agricoltura)
“Si rinnova anche questo anno il sostegno alla Giornata della Colletta Alimentare, un’iniziativa che testimonia l’importanza della solidarietà per contrastare la povertà, che in Emilia-Romagna ha un’incidenza del 2,5%. Nel Programma Regionale sul contrasto della povertà e dell’esclusione sociale è ribadito il carattere innovativo del recupero e della redistribuzione di alimenti come risposta alle situazioni di povertà e contro gli sprechi”.
(Anna Maria Dapporto, Assessore Regionale alla Promozione delle Politiche Sociali)
La Colletta Alimentare è “un gesto caritatevole e di solidarietà, ma anche un segnale di responsabilità contro l’indifferenza per le sorti dei più poveri”.
(Simona Lembi, Assessore alla Cultura e Pari Opportunità della Provincia di Bologna)
“Da molto tempo dura l’incontro, la condivisione di senso e strumenti, la collaborazione. Il fatto stesso che l’organizzazione regionale abbia sede a Imola è conferma dei valori fondanti della città. Dietro ai numeri vi sono speranze di vita, risposte immediate a bisogni concreti nelle persone di volontari, aziende, istituzioni. Questi valori sono valori condivisi. Ci sono molte ragioni per compiere una strada comune, pur nelle diversità, per il valore assoluto della persona umana, nella sua dignità ed interezza.”
(Massimo Marchignoli, ex Sindaco di Imola)
“La solidarietà è fondamentale nella nostra società e iniziative come quella della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare sono tanto più importanti quanto meglio riescono a non lasciare soli i bisognosi, a fornire un aiuto importante al di fuori di quanto in effetti può fare l’istituzione”.
( M.Teresa Bertuzzi, Sindaco di Copparo - Ferrara)
“A Parma sta crescendo una situazione di difficoltà che tocca tante persone quindi l’iniziativa, oltre che nobile, è utilissima”.
(Maria Teresa Guarnieri, ex Assessore Comune di Parma)
“Un progetto di notevole valenza educativa e una concreta attenzione per tante persone bisognose vicine a noi”.
(Gabriele Ferrari, Assessore Provincia di Parma)
“Nonostante la nostra società sia sempre più ricca permangono situazioni marginali in cui è necessario intervenire con azioni specifiche. La Colletta Alimentare spinge ad un’attenzione maggiore ai problemi degli altri ma anche ad un consumo critico”
(Sergio Golinelli, Assessore Provincia di Ferrara)
“Il mio incontro con il Banco Alimentare avvenne 7 anni fa in azienda. In quella occasione avevo una partita di pasta che il cliente non ritirò, così mi interessai perché tanto ben di Dio non andasse distrutto. Mi informai da un paio di Istituti di beneficenza e arrivai fino al Banco Alimentare. Conobbi in quella occasione De Santis che mi guidò all’interno della Fondazione, ne capii la grandezza e la profondità del valore umano che scaturiva in favore della comunità. Un’azione all’educazione e alla condivisione della carità. Sono grato di far parte di questa Fondazione. Anche se il mio contributo è sempre troppo poco”.
(Romano Bartoli, imprenditore, Reggio Emilia)
“Riprendendo quanto dice il Papa Benedetto XVI nella sua Enciclica, Dio è Amore, una carità che nasce nel profondo del suo cuore, vede proprio qui lo svilupparsi in gratuità di una modalità nuova che con l’esperienza del Banco Alimentare arriva a coinvolgere più persone, pur nella varietà delle loro esigenze e nella disponibilità di se stessi a spendersi per questa realtà, ne avvicina anche le più lontane dalla Chiesa stessa, diventandone un incontro di condivisione.
Ecco che nuovamente rinasce quell’essere le mani e gli occhi di Cristo nell’oggi!
Carissimi amici, la dimensione della Carità è per la Chiesa la scommessa più grande, perché non ci sono distinzioni quando si incontra l’altro che chiedendo Amore ne fa riscoprire integralmente la sua dignità di persona.”
(Don Antonello Caggiano Facchini, parroco di Zello-Imola)