Fonti approvvigionamento

 Il Banco Alimentare della Toscana si approvvigiona da:

 

  • Industria agro-alimentare

  • Grande Distribuzione Organizzata

  • Unione Europea

  • Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

  • Ristorazione collettiva/Siticibo

 

 

Industria agroalimentare

 La prima fonte di approvvigionamento, in termini storici del Banco Alimentare, è rappresentata dall’industria alimentare. È infatti dalle aziende alimentari che il Banco Alimentare ha cominciato a ricevere le prime donazioni di prodotti alimentari eccedenti all’inizio della sua attività.

Il termine “eccedenza” sintetizza la varietà di casi, in ambito alimentare, in cui essa può verificarsi. Le cause che possono generare un’eccedenza alimentare presso un’azienda sono numerose: difetti di confezionamento, campionatura, stagionalità o prossimità del TMC (Termine Minimo di Consumazione o più noto come “preferibilmente entro il …”).

Per eccedenze alimentari si intendono tutti quei prodotti che per ragioni diverse perdono valore commerciale, pur conservando valore nutrizionale, ed escono dai tradizionali canali di vendita.

 

Grande Distribuzione Organizzata

Le motivazioni che possono causare delle eccedenze in questo comparto dell’economia sono analoghe a quelle elencate per l’industria agroalimentare, ma la gamma dei prodotti e delle derrate offerte dalla grande distribuzione è assai più ampia ed eterogenea. Questo rappresenta sicuramente un vantaggio per il Banco Alimentare che può, in tal modo, diversificare la raccolta anche se le quantità per ogni singolo articolo sono inferiori rispetto a quelle provenienti dall’industria agroalimentare; si ricevono, infatti, prodotti qualitativamente diversi in quantità minori per singolo ritiro, ma con frequenza più alta di ritiri.

 

Unione Europea

Il Programma Europeo di Aiuto Alimentare ai Bisognosi (PEAD), istituito dal Consiglio della Comunità Europea, intorno alla fine degli anni 80, aveva lo scopo di rendere più efficiente la spesa pubblica destinandola non più allo stoccaggio delle eccedenze agricole, che raggiungevano volumi importanti in quegli anni, ma alla loro trasformazione e distribuzione a favore dei più poveri della Comunità. Il PEAD consiste in uno stanziamento annuale in denaro impiegato per l’acquisto di materie prime disponibili negli ammassi comunitari. 

Il montante economico, stabilito in base al numero di poveri di ciascuna Nazione rilevato da Eurostat, è affidato in Italia all’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) che, con delega del Ministero delle Politiche Agrarie e Forestali, si occupa anche della gestione delle materie prime acquistate sul mercato.

Le organizzazioni della Rete Banco Alimentare sono accreditate presso l’AGEA e usufruiscono pertanto della donazione di derrate alimentari destinate agli indigenti dal Programma europeo di aiuti. 


Giornata Nazionale della Colletta Alimentare

L’ultimo sabato di novembre da molti anni è il richiamo stimato e conosciuto da milioni di italiani, che lo aspettano per condividere concretamente i bisogni di chi si trova emarginato attraverso l’iniziativa organizzata dalla Fondazione Banco Alimentare di Milano.

La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare costituisce una fonte di approvvigionamento atipica poiché i prodotti alimentari raccolti non fanno parte di eccedenze, ma sono acquistati e donati direttamente dai cittadini presso i punti vendita della Grande Distribuzione Organizzata.

Il meccanismo dell’evento si ripete ogni anno: all’entrata dei vari punti vendita aderenti all’iniziativa, facenti parte delle più importanti catene distributive nazionali, i nostri volontari consegnano a tutti coloro che fanno la spesa il “sacchetto della solidarietà” che sarà utilizzato per fare “la spesa della solidarietà”. All’uscita del punto vendita, il sacchetto viene riconsegnato ai volontari del Banco presenti, riempito di prodotti alimentari donati. Sui punti vendita viene distribuito il materiale informativo, contraddistinto dallo specifico logo della Colletta Alimentare.


Ristorazione collettiva/ Siticibo

Il progetto prevede il recupero e l’immediata redistribuzione delle eccedenze di cibo cotto e non servito nella ristorazione organizzata. Dalle mense aziendali si raccolgono i cibi cotti solo in caso di presenza e utilizzo di abbattitore di temperatura.

I prodotti così recuperati vengono consegnati, utilizzando automezzi refrigerati, direttamente alle strutture caritative convenzionate, la cui sede è vicina al punto di raccolta, perché immediato deve essere il loro consumo.

Le procedure di sicurezza alimentare in uso garantiscono l’igiene degli alimenti ritirati, assicurandone l’integrità e l’appetibilità.