Bilancio Sociale 2015

l bilancio sociale 2015 del Banco Alimentare del Piemonte è dedicato ai volontari: 250 persone che hanno insieme un'idea di dedizione al prossimo e il desiderio di spendersi per dare una mano a chi ha bisogno.

Con queste parole il presidente Salvatore Collarino ha introdotto la presentazione del bilancio sociale che si riassume in un dato molto sintetico ma soprattutto efficace: nel 2015 la raccolta è aumentata del 27%.

È stato molto significativo che i primi a parlare siano stati rappresentanti di istituzioni e aziende: enti del privato e del pubblico che hanno costruito una sinergia positiva con il Banco, ciascuno nel suo ambito operativo. Il Politecnico per esempio ha donato al Banco Alimentare i pasti non distribuiti della propria mensa: in un anno 12.000 pasti caldi sono stati recuperati e distribuiti a chi aveva bisogno senza contribuire allo spreco delle mense, generando un circolo virtuoso che alla fine produce effetti benefici per tutti i protagonisti. Per il dottor Andrea Pezzana del San Giovanni bosco di Torino "il Progetto Fa.Ri.Na è un momento in cui si parla di utilizzo corretto delle risorse distribuite dal banco alimentare ma anche di cucina sana e naturale. Si coniugano attenzione allo spreco e alla cucina sana".

Il mondo dell'imprenditoria è stato rappresentato da Raspini e Caffarel: "Le eccedenze alimentari esisteranno sempre, per quanto sia efficiente lavoro di progettazione degli ingegneri. Per questo lavoro del Banco è una risorsa importante anche per le aziende". La compagnia di San Paolo invece sottolineato quanto sia significativo il lavoro di rete che il Banco Alimentare effettua, coinvolgendo tanto il privato sociale, quanto l'impresa e le istituzioni. La chiusura, come tradizione, è stata affidata alle istituzioni: per la Regione Piemonte è intervenuto l'Assessore alle politiche sociali Augusto Ferrari: "un territorio che vuole stare bene deve porsi come obiettivo primario il contrasto alla povertà: non può permettersi che sussistano sacche di esclusione. Primo passo per noi ora, riconoscendo le buone prassi esistenti, è la conferma del sostegno al Banco Alimentare".