Da titubanti a entusiasti: accade alla Colletta Alimentare

Sabato 25 novembre 2017 - Marito e moglie si avvicinano al banchetto preparato per la Colletta Alimentare®. E’ quasi mezzogiorno e piove ancora. Il fare è sospettoso; all’inizio non parlano, si limitano a guardare. Ci sono volontari all’ingresso del supermercato, qualcuno sta riempiendo gli scatoloni. L’uomo ad un certo punto butta lì una domanda: ma voi chi siete? Che cosa state facendo? A chi date tutta questa roba?

Iniziamo a raccontare, con semplicità. Che cos’è il Banco Alimentare, la storia della Giornata nazionale della Colletta Alimentare, le strutture caritative che, anche così, vengono aiutate. Il dialogo dura a lungo, perché a loro non basta quello che stiamo dicendo, vogliono sapere di più. Allora interviene Nicola e racconta delle due famiglie a cui tutti i mesi porta il pacco con gli alimenti. Racconta come le ha conosciute, la loro disperazione, la loro povertà e la loro dignità nel chiedere aiuto. Racconta della sua gioia nel ripetere ogni anno il gesto della Colletta Alimentare; perché ogni volta che si trova davanti a quel supermercato, ha in mente il volto di quelle persone che aiuta e questo gli fa superare anche la fatica.

Persone così diverse tra loro, unite dal bisogno, dalla dignità e dal desiderio di non essere più sole ad affrontare le difficoltà. Il dialogo va avanti mentre attorno i volontari continuano freneticamente a distribuire i sacchetti per la spesa, a riempire scatoloni, a ringraziare le persone. Marito e moglie salutano e se ne vanno. La Colletta Alimentare® continua e continua anche a piovere. Passano le ore e di quelle due persone nessuno si ricorda più. Ma verso la sette di sera li vediamo uscire dal supermercato con un carrello pieno di prodotti. Si avvicinano, lo consegnano ai volontari e ci salutano con un sorriso e poche parole: “Grazie per quello che fate”.

Marco, Milano

LEGGI LE ALTRE TESTIMONIANZE