"O si fa insieme o non si fa"

Quella appena trascorsa è stata un’estate movimentata per il Banco Alimentare della Daunia F. Vassalli perché, oltre a portare avanti il lavoro ordinario, abbiamo rinnovato gli uffici all’interno del capannone.

Lavori in muratura, nuovi arredi, dettagli che richiamano i colori istituzionali del Banco.

Da quando sono direttore ho sempre considerato il capannone una seconda casa, ho cercato di rendere più accogliente lo spazio nel quale trascorriamo le nostre giornate e dove ci raggiungono anche i volontari delle diverse strutture caritative.

Oggi voglio provare a raccontarvi cosa c’è dietro le foto che vedete.

Ci sono le mani e i cuori di tanti volontari: senza di loro non avremmo potuto fare tutto questo.

Persone che ci hanno dedicato tempo e passione, che hanno lavorato ad agosto sopportando le alte temperature e rinunciando alle vacanze.

Grazie a loro abbiamo potuto realizzare i lavori in economia, con pochissime risorse finanziare.

Mentre guardavo i ragazzi lavorare con grande impegno, come se stessero “costruendo” la loro casa, ho pensato che davvero l’unica strada possibile è la solidarietà.

E ci ho ripensato nei giorni scorsi ascoltando le parole di Papa Francesco che diceva: “Per uscire migliori da questa crisi dobbiamo farlo insieme, tutti quanti, nella solidarietà. Insieme, non da soli: o si fa insieme o non si fa”.

Noi abbiamo lavorato insieme, condividendo giornate assolate, caffè e cornetti, intoppi e ritardi, risate e preoccupazioni. Ma, soprattutto, abbiamo condiviso la gioia del risultato.

Insieme ad Alessandro, Paolo, Alfredo, Andrea e Paolo, ragazzi in esecuzione penale esterna seguiti dai funzionari dell’ufficio U.L.E.P.E di Foggia, ente convenzionato per costruire percorsi d’inclusione sociale e di volontariato a valenza riparativa.

Insieme alle strutture caritative e ai loro volontari (Associazione Genoveffa De Troia e Social Utility).

Insieme ai volontari del Banco Nicola, Aurelio, Loris, Ilenia, Vincenzo e Domenico.

A ciascuno di loro va il nostro grazie.

Siamo pronti a ripartire. Questa nuova casa, più funzionale, ci permetterà di buttarci con nuovo vigore nelle sfide di sempre: ridurre gli sprechi, combattere la fame.

Certi che possiamo farcela perché “o si fa insieme o non si fa”.