È on-line il primo manuale di “corretta prassi” per il “sistema del recupero”

Il 2 marzo 2016, presso il Ministero della Salute, Auditorium "Cosimo Piccinno", Lungotevere Ripa 1, la Fondazione Banco Alimentare Onlus e Caritas Italiana hanno presentato il manuale "Recupero, raccolta e distribuzione di cibo ai fini di solidarietà sociale".

All’evento, moderato da Marco Lucchini, direttore generale di Fondazione Banco Alimentare Onlus, sono intervenuti don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana, Claudia Balzaretti, Università degli Studi di Milano, Pier Sandro Cocconcelli, dell’Università Cattolica di Milano e, in rappresentanza della ministra Lorenzin impossibilitata a intervenire, il dottor Giuseppe Ruocco della Direzione generale per l'igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute.
Obiettivo di questo manuale - dedicato al “Sistema del recupero” che in Italia assicura una seconda vita a 500.000 tonnellate di alimenti -  è mettere nero su bianco le corrette "prassi operative" da seguire per trasportare, conservare, distribuire correttamente il cibo recuperato da destinare a fini di solidarietà. ”Sempre più persone sono costrette a ridurre la spesa alimentare, tagliandola a favore delle spese incomprimibili come affitto, bollette, mutuo, eccetera - ha sottolineato don Soddu -. Così in Italia abbiamo 4 milioni di persone in povertà assoluta e 5,5 milioni in povertà alimentare che, dunque, non riescono ad alimentarsi in modo sufficiente. Gli alimenti che le organizzazioni riescono a recuperare è per queste persone di vitale importanza”.

L’importante azione delle organizzazioni caritative assume ancor maggiore efficacia se condotta secondo procedure operative testate e di sicurezza” ha spiegato Balzaretti, aggiungendo: “Ho messo molto volentieri la mia esperienza trentennale di medico veterinario igienista esperta di processi produttivi al servizio delle organizzazioni per la redazione di questo manuale. Un lavoro complesso quello del recupero del cibo che deve avere criteri di sicurezza pari alle fasi precedenti di produzione e distribuzione. Sarebbe opportuno educare alla cultura del cibo sano tutti, fin da bambini”.

Questo manuale – ha aggiunto Cocconcelli - ha il grande merito di aver identificato i rischi derivanti dall’attività di recupero di cibi già ‘stressati’ evitando così di esporre i beneficiari di questi alimenti al rischio di malattie trasmesse da alimenti”.

“È il primo manuale di questo tipo validato dal Ministero della Salute” ha affermato Ruocco spiegando che la Ministra Lorenzin ha avuto particolarmente a cuore questo manuale per il forte valore aggiunto che conferisce a una missione già di per sé etica e meritoria come quella del recupero di tanti alimenti ancora buoni. Il Ministero della Salute si farà promotore del manuale in ambito UE “dove l’Italia – ha proseguito Ruocco - risulta tra le nazioni più sensibili al tema dello spreco. Per prima e, ancora unica, l’Italia ha varato  la Legge del Buon Samaritano, ora si appresta a discutere la Legge “antispreco” promossa da Maria Chiara Gadda e ha introdotto importanti modifiche con la Legge di Stabilità”.

 “Il manuale Recupero, raccolta e distribuzione di cibo ai fini di solidarietà sociale ha aggiunto Lucchini concludendo “utile strumento anche per le autorità competenti in materia di salubrità degli alimenti, sarà anche la base per una azione formativa rivolta a operatori e volontari delle organizzazioni caritative e consentirà di incrementare il recupero soprattutto di prodotti freschi e freschissimi, altamente deperibili e ad alto valore dietetico”.


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