IL RECUPERO DELLE ECCEDENZE ALIMENTARI DAL PRIMO OSPEDALE DEL LAZIO.

Fondazione Santa Lucia IRCCS e Banco Alimentare: insieme contro lo spreco alimentare.

La Fondazione Santa Lucia IRCCS di Roma, eccellenza nazionale nel campo della neuroriabilitazione e della ricerca, ha scelto di porsi al fianco del Banco Alimentare del Lazio nella loro quotidiana lotta contro povertà e spreco alimentare.

La struttura ospedaliera, la prima a farlo nel Lazio, da febbraio dona all’Associazione le eccedenze alimentari prodotte dalla mensa, gestita dalla Pellegrini, già impegnata con il Banco Alimentare nella lotta allo spreco.

Il recupero dal Santa Lucia è stato l’unico attivo anche durante il lockdown, trattandosi di una mensa di una struttura ospedaliera che ha continuato a prestare assistenza ai pazienti a differenza delle mense aziendali che sono state invece chiuse.

I pasti donati dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS – circa 500 porzioni al mese -  vengono consegnate agli indigenti assistiti alla mensa della Basilica dei Santi Bonifacio e Alessio.

DAL  18-02-2020 AL 18-5-2020

TOTALE
PORZIONI

TOTALE
PRIMO

TOTALE
SECONDO

TOTALE
CONTORNO

TOTALE
PANE

TOTALE
DOLCI

1490

490

356

343

268

33

La grave crisi che stiamo vivendo rende sempre più necessaria l’alleanza tra il terzo settore e il mondo dell’imprenditoria. Quest’oggi - dichiara il Presidente Giuliano Visconti - il Banco del Lazio raggiunge un piccolo traguardo cominciando il suo primo recupero da una struttura sanitaria, e lo fa grazie al sostegno di due partner così importanti come Fondazione Santa Lucia e Pellegrini SpA. Ci auguriamo che altre strutture sanitarie possano seguire quest’esempio e si alleino con noi contro lo spreco alimentare al fianco dei più deboli”.

 

“La nostra azienda – afferma la Vice Presidente Valentina Pellegrini - è orgogliosa del bellissimo rapporto che ci lega alla Fondazione Santa Lucia e a Banco Alimentare. Su circa 600 pasti giornalieri, avere eccedenze per 5 pasti al giorno significa che gli utenti finali credono nel concetto di sostenibilità, che le nostre maestranze sono preparate per evitare gli sprechi alimentari e, infine, che tutti attraverso l’attività del Banco Alimentare contribuiamo al bene comune. Noi lavoriamo costantemente nella direzione della Sostenibilità, che inizia a monte, nel progettare un servizio di ristorazione che consumi meno risorse ambientali possibile, minimizzando la nostra impronta su ciò che ci circonda.”

 

Maria Adriana Amadio, Presidente dell’IRCCS Santa Lucia: “Il recupero delle eccedenze alimentari, inevitabili in una grande realtà ospedaliera con oltre 300 posti letto, rientra nelle nostre attività quotidiane a favore delle persone. Un’alimentazione adeguata è parte dei percorsi di neuroriabilitazione e con questa collaborazione intendiamo contribuire allo sforzo che l’intera società sta affrontando per la sostenibilità; ci auguriamo che possa essere seguita da altre realtà ospedaliere. Oggi siamo felici di condividere i nostri valori grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare, con il Gruppo Pellegrini e alla presenza della deputata Maria Chiara Gadda, prima firmataria della legge ‘antisprechi’”.

 

“Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso un sistema di economia circolare. Segno che il modello culturale antispreco, grazie a una legge che ha estremamente semplificato e reso conveniente la scelta del recupero e della donazione delle eccedenze, è ormai diventato patrimonio di tutti i settori del nostro sistema sociale e produttivo. Il nostro sistema sanitario è stato un pilastro fondamentale nella fase dell'emergenza, e ora può diventare anche un punto di riferimento da cui partire nella risposta ai nuovi bisogni sociali emersi nella fase della ripartenza. La legge antispreco, proprio per rispondere alle emergenti fragilità, è stata notevolmente ampliata consentendo la donazione per solidarietà sociale di un paniere molto ampio di beni.  Sono certa che questo modello di welfare, basato sulla sussidiarietà, sulla grande professionalità dei soggetti coinvolti e sulla capacità di collaborare in rete tra imprese, terzo settore e istituzioni, darà i suoi frutti.” Così conclude Maria Chiara Gadda, deputata e promotrice della Legge 166/2016 c.d. “antispreco”