Il presidente Cena commenta la lettera del Vescovo Nosiglia


A seguito della pubblicazione della lettera a Torino dell'arcivescovo Nosiglia per il nuovo 2012, il presidente del Banco Alimentare del Piemonte, Roberto Cena, attraverso le pagine de La Repubblica del 4 gennaio 2012 ha commentato quanto scritto prendendo spunto anche dall'evento del 28 dicembre 2011 del Pala Isozaki "La Cena dei 1000".

«Mi ha colpito molto il tema della “collaborazione al bene comune", che ho percepito non come un invito generico ma dentro una concretezza» dice il presidente del Banco Alimentare, Roberto Cena. Appena ha letto la missiva dell’arcivescovo gli è venuta in mente la cena organizzata per mille indigenti al PaIaOlimpico una settimana fa: «ll metodo cui si riferisce Nosiglia ha portato a frutti come la cena dell’altra sera. Credo che "moltiplicare" in ogni ambiente questo metodo sia essenziale e possa dare risultati straordinari». Ma ancora, dice Cena, «l’accoglienza alle persone bisognose è per tutti e non solo per gli specialisti: tutti possono concorrere a collaborare e dare un contributo per una società migliore e più solidale». E poi nella lettera si parla di giovani e di lavoro: «Quello dell’arcivescovo - spiega il numero uno del Banco Alimentare – è un invito importante a una maggiore attenzione e creatività, che faccia si che i due temi vengano visti come un investimento e non come uno sfruttamento».

In allegato potete trovare il testo integrale della lettera dell'arcivescovo Nosiglia e la pagina tratta la Repubblica