Al Salone del Libro raccogliamo cibo per la mente. Passa nel nostro stand

DONA UN LIBRO A CHI E’ PIU’ POVERO
Il Banco Alimentare del Piemonte Onlus, quest’anno sarà presente al Salone del Libro di Torino, dal 18 al 22 maggio, con il progetto "Non di solo pane vive l’uomo".
Accanto al recupero e alla ridistribuzione quotidiana di alimenti messi a disposizione delle persone in difficoltà, ben 6.325 tonnellate di cibo nel 2016, il Banco Alimentare del Piemonte, grazie all’appoggio di GL Events Italia e della Fondazione per il Libro, in collaborazione con il quotidiano La Stampa, si pone un nuovo obiettivo: raccogliere 1.000 libri da offrire ai poveri che parteciperanno alla Cena a Mille tra Natale e Capodanno.
Sei anni fa la Cena a Mille è nata per sottolineare, come scrive Padre Enzo Bianchi, che aldilà del necessario soddisfacimento di un bisogno vitale: “Mangiare insieme, spezzare il pane è condividere, convivere, sentirsi una persona fra altre persone”.
Perché Non di solo pane vive l’uomo.
Proprio per contribuire a sentirsi persona fra le altre persone, il Banco Alimentare con questa iniziativa vuole evidenziare che i bisogni dell'individuo anche quando si trovi in condizioni di svantaggio sociale, di indigenza, di emarginazione, coinvolgono tutta la persona, quindi non soltanto occorre nutrire il corpo, ma anche la mente e lo spirito.
Sul modello della tradizionale “Colletta" annuale, nello stand T17 del Banco Alimentare presso il Padiglione 3 del Salone del Libro, sarà dunque possibile partecipare alla creazione di questa nuova comunità che associa lettori, autori, editori con chi è ai margini e rischia di sentirsi escluso “tenuto fuori dalla porta” per la sua condizione di bisogno estremo.
Ogni giorno i volumi raccolti, acquistati al Salone o portati dai visitatori, verranno contati e pesati su una grossa bilancia, con l’obiettivo di raccogliere mille volumi, pari a circa due quintali di parole, emozioni, idee, storie, pensieri, che serviranno a “condire” la Cena a Mille, ricordando a noi tutti le parole di Flaubert: “Leggete per vivere”.