Dal Forteto oltre 6mila euro al Banco della Toscana

La Cooperativa Agricola Il Forteto ha destinato 6.243 euro, cifra pari al 2% dell’utile conseguito nell’esercizio 2011, al Banco Alimentare della Toscana. L’iniziativa, deliberata all’unanimità dall’assemblea dei soci, figura in bilancio come finanziamento del fondo per la mutualità esterna. E si è indirizzata al Banco Alimentare perché, come spiega la relazione degli amministratori del Forteto, il Banco «ha visto notevolmente aumentare, causa la crisi, le proprie attività di assistenza».
È significativo che un’azienda come Il Forteto, nel momento di dare pieno adempimento alle leggi sulla cooperazione, abbia deciso di finanziare una associazione come il Banco Alimentare, che non ha scopo di lucro e si propone l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale.
Va ricordato che Il Forteto è nato nel 1977 come cooperativa agricola dall’unione di giovani desiderosi di crearsi un’opportunità di lavoro e di produrre il reddito necessario al mantenimento della comunità. Gli sforzi iniziali sono stati grandi e spesso ai limiti della sostenibilità, ma dopo le scelte coraggiose degli anni Novanta, con la decisione di puntare principalmente sulla produzione casearia, la cooperativa ha raggiunto condizioni di stabilità che, tra l’altro, le consentono oggi di affrontare con una certa tranquillità la crisi generale e di realizzare nuovi investimenti senza penalizzare l’occupazione.
L’azienda si trova in Mugello tra Vicchio e Dicomano dove Il Forteto ha recuperato l’azienda abbandonata di Reconi, 500 ettari tra colline, pianure, boschi e seminativi, con vecchie coloniche ora tutte ristrutturate. Se l’arte del formaggio resta la primo posto con la produzione e la commercializzazione di Formaggio Pecorino Toscano e di altri latticini di qualità, la conformazione del terreno ha spinto anche in direzione dell’indirizzo foraggero e dell’allevamento di bovini di razza Chianina e di cavalli Maremmani. Piccole superfici sono destinate a frutteto, oliveto, castagneto e coltivazioni di piante da ornamento. Il tutto è ancorato ad elevati standard di qualità e a nuove proiezioni future, ad esempio attraverso avanzati progetti di ricerca per utilizzare al meglio le fonti energetiche. È in questo contesto di grande attenzione alle tradizioni agricole e produttive della Toscana, ma anche all’andamento dei mercati e ai mutamenti delle condizioni sociali, che si colloca la collaborazione con il Banco Alimentare e la scelta di destinargli il finanziamento per la mutualità esterna. Un incontro meditato e insieme naturale.