UNA “RETE” DI PESCATORI

Il Banco Alimentare della Calabria con il progetto Una “Rete” di pescatori, si è posto come obiettivo il potenziamento e il rafforzamento di una rete locale già esistente, stipulando una partnership con OdV e non, al fine di intervenire sulle zone della città e dell’hinterland della provincia di Cosenza, caratterizzate da diffusi segni di disagio  sociale e da una situazione di forte svantaggio economico-sociale.

L’idea progettuale ha i seguenti obiettivi:

  • rafforzamento e ampliamento della rete socio assistenziale già  impegnata nell’affronto e nel superamento delle vecchie e nuove  povertà;
  • istituzione di nuovi punti di prossimità laddove è carente e/o inesistente una risposta adeguata ai bisogni emergenti;
  • creazione di un modello sociale, replicabile in altri contesti, efficace ed incisivo nella lotta alle povertà.

Le attività principali consistono nella cura di alcuni aspetti metodologici di approccio al problema del disagio sociale, quali: l’ascolto, la rilevazione e la risposta ai bisogni, la formazione dei volontari e di altri aspetti organizzativi di affronto delle problematiche quali: l’approvvigionamento alimentare, l’aiuto e l’accompagnamento della famiglia e della persona nelle situazioni problematiche (tutela dei propri diritti, gli aspetti legali ecc.) segretariato sociale ecc. attraverso la creazione di un’equipe multi-disciplinare. La rete è formata da 8 OdV, da una Coop.va Sociale e dalla Provincia di Cosenza. La maggioranza di questi enti pubblici e privati hanno stabilito negli anni un fattivo e solido rapporto di collaborazione stipulando con il Banco Alimentare della Calabria accordi di collaborazione, convenzioni e altri tipi di sinergie. La vision del progetto è quindi il potenziamento e l’ampliamento dell’offerta dei servizi erogati dal capo fila e dagli stessi partners, cercando di migliorare la situazione sul territorio, facilitando e rendendo più incisiva ed efficace l’azione del volontariato.

I nodi che compongono la rete sono elencati di seguito:

  1. Associazione Banco Alimentare della Calabria (Capofila - OdV)
  2. Associazione Progetto Donna (OdV)
  3. Associazione Franco Loise (OdV)
  4. Centro di Ascolto alle Donne (OdV)
  5. Banco di Solidarietà di Bisignano (OdV)
  6. Associazione La Via (OdV)
  7. Associazione Marinella Bruno ONLUS (OdV)
  8. Comunità Regina Pacis (OdV)
  9. Cooperativa Sociale “La Terra” a r.l.
  10. Provincia di Cosenza.

Ogni nodo della rete continua a svolgere le proprie mansioni e risulta essere dinamica e pronta a collaborare con gli altri, in base alle situazioni che si presentano. C’è, quindi, uno scambio reciproco di esperienze, di conoscenze, di condivisione di risorse umane (es. figure professionali, volontari) e di attrezzature e strumenti. Ai soggetti destinatari si offre una rete solida, efficace, efficiente ma sopratutto multi-task. Tale rete viene inoltre, consolidata da un’attenzione del soggetto proponente verso i partners al fine di sostenerli nell’attività di distribuzione e di assistenza verso i destinatari, attivando consegne a domicilio e nell’ottica, anche, di una maggiore varietà nell’offerta dei prodotti, iniziando, in via sperimentale, la distribuzione di generi alimentari surgelati.

Il progetto prevede, infatti, la formazione grazie al coinvolgimento dei soggetti partner di diverse equipe multi-disciplinari costituite da volontari:

  • Equipe socio-assistenziale;
  • Equipe medica;
  • Equipe legale - commerciale;

Pertanto, sono erogati i seguenti servizi:

  • segretariato sociale;
  • consulenza sanitaria;
  • consulenza commerciale (CAF);
  • consulenza legale;
  • assistenza socio-sanitaria;
  • assistenza domiciliare per famiglie e minori;
  • servizi socio-educativi per la prima infanzia;
  • centri di ascolto;
  • avvio di percorsi d’integrazione;

Gli obiettivi prefissati vengono realizzate utilizzando le seguenti metodologie:

  • Ascolto, accoglienza delle persone e delle famiglie bisognose, produzione di una relazione dettagliata sulla situazione socio-economica degli stessi ed elaborazione di un format di rilevazione dei bisogni.
  • Presa in carico e redazione di un piano di lavoro definibile come un percorso di sostegno e di accompagnamento mirato per ogni singola famiglia, al fine di renderla autonoma e responsabile.
  • Preparazione di interventi  mirati al recupero e al sostegno dei minori presenti nelle famiglie disagiate attraverso un piano di lavoro  contenente  l’anamnesi e la situazione di ogni ragazzo allo scopo di realizzare un  piano di inserimento dei minori nell’ambito scolastico e nel contesto sociale in cui vivono.
  • Collaborazione con Enti pubblici e privati attraverso la stipula di un protocollo di intesa tra le OdV e gli altri soggetti aderenti al progetto, promuovendo un’azione sinergica, attraverso l’organizzazione di: corsi di assistenza sanitaria, igiene e corsi sui metodi educativi che valorizzano la persona in quanto soggetto esistente portatore del suo valore infinito.
  • Attraverso il Centro d’ascolto si è costruito un punto di raccordo tra domanda e offerta di servizi alla famiglia e alla persona potenziando ed ampliando la collaborazione tra i diversi  Enti che operano nel Terzo settore.

Tra le attività previste dal progetto vi é l’implementazione di un centro di ascolto ubicato nel 2° o 3° distretto socio-sanitario della provincia di Cosenza, collaborazione e coordinamento dei soggetti coinvolti nel progetto finalizzati alla definizione delle diverse equipe d’intervento, mediante la creazione di un punto operativo e  avvio delle attività svolte. Tale centro è stato inaugurato il 6 Luglio 2015 presso i locali dell’Associazione capo fila, che ha visto l’intervento del Dott. Giovanni Romeo - Direttore Generale dell’Associazione Banco Alimentare della Calabria, l’Assessore alle politiche sociali il Dott. Alberto Rossi in rappresentanza del Sindaco di Montalto Uffugo e la partecipazione del Centro Servizi al Volontariato di Cosenza.

 

Stato dell’arte del Progetto

Dalla fase di avvio dello sportello ad oggi le richieste da parte di famiglie e soggetti svantaggiati caratterizzate da problematiche diverse sono state numerose, tra le più significative citiamo:

  • familiari: conflittualità di coppia, con parenti, tra genitori e figli, maternità nubile, e detenzione di un familiare, malattia fisica/psichica di un familiare;
  • salute: handicap fisico, handicap psichico/mentale, dipendenze da alcool e droghe;
  • lavoro: disoccupazione, lavoro nero, cassa integrazione e mobilità;
  • economiche: reddito insufficiente rispetto alle normali esigenze, difficoltà di gestione del reddito, povertà estrema, situazioni debitorie più o meno gravi dovuti a mutui, prestiti, affitti e molte volte anche alla difficoltà di pagamento per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità;
  • abitative: abitazione precaria/inadeguata, sfratto, residenza provvisoria, mancanza di casa;
  • detenzione e giustizia: arresti domiciliari, detenzione e post-detenzione, pene alternative ecc.;

Dopo un’attenta analisi dei bisogni e valutando caso per caso si è deciso di intervenire in maniera più incisiva e mirata su un target di persone individuate e suddivise per fasce di età, offrendo così un servizio  più attento alla  persona.

N. famiglie

0- 5

6-65

Over 65

Totale

32

12

110

1

123

 

Il team del Centro di Ascolto ha pensato di inserire anche delle famiglie che occasionalmente usufruiscono dei servizi offerti dallo sportello sociale.

Si tratta per lo più di interveti di emergenza, interventi straordinari e interventi mirati.

Famiglie occasionali

Totale

15

43

Le 32 famiglie che si recano mensilmente presso il centro di ascolto appartengono al distretto socio-sanitario 2° e 3°, ricadenti nei comuni di Cosenza, Rende, Montalto, San Benedetto Ullano, Corigliano, Luzzi, Lattarico e molti altri. Il seguente grafico mostra la presenza in percentuale nei vari comuni.

Nelle fase di svolgimento delle singole attività sono stati effettuati interventi volti a creare rapporti di conoscenza più approfondita fino ad arrivare a garantire alla famiglia una vera e propria compagnia che va ben oltre la mera consegna di un pacco alimentare. In molte occasioni ci siamo recati presso le abitazioni effettuando delle visite domiciliari, e in alcuni casi siamo stati coinvolti in eventi familiari, come ad esempio: compleanni dei bambini, battesimi e matrimoni. Con molte delle famiglie seguite si è instaurato una vera e propria amicizia che si è consolidata nel corso del tempo. Questo tipo di approccio ha fatto si che la famiglia si è sentita accompagnata nella fatica quotidiana fino a risollevarsi e a ritrovare la gioia del vivere. Molti dei casi che si prospettavano come disperati e di alta emergenza come tentati suicidi, mamme che pianificavano fughe con i figli, disperazione e  depressione profonde, attraverso l’intervento dei professionisti che hanno aderito al progetto si sono risolti nel migliore dei modi, dando alla famiglia stessa diverse opportunità di soluzioni. Mensilmente vengono preparati i pacchi famiglia da distribuire grazie all’aiuto di diversi volontari. Nella fase di preparazione dei pacchi si tiene conto delle diverse esigenze di ognuno, riuscendo così a soddisfare le richieste. In questi mesi accanto all’attività di distribuzione di generi alimentari si è anche avviato un servizio di raccolta e distribuzione di indumenti e di prodotti di igiene della persona.

Un ruolo fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi prefissati è svolto dall’equipe multi-disciplinare, che ha visto coinvolti assistenti sociali, medici, psicologi e CAF. Si è instaurato anche un rapporto di collaborazione con le foranie diocesane, che hanno aiutato famiglie su cui gravavano situazioni debitorie gravi, addirittura insolvenze dovute all’acquisto di generi alimentari presso punti vendita, oppure il mancato pagamento di bollette per la fornitura di energia elettrica e gas. Ad oggi le consulenze e gli interventi effettuati dai professionisti sono stati 33.

La tabella sottostante evidenzia le aree di competenza.

Pertanto, a fronte di questi dati, si può concludere che i risultati attesi si stanno via via concretizzando facendo si che il progetto raggiunga un livello di efficacia e di efficienza tale da creare nuove prospettive di aiuto. L’auspicio  è quello di rafforzare e consolidare la rete preesistente ed avere un concreto sostegno anche da parte delle Istituzioni Pubbliche affinché si ampli il raggio d’azione e si dia una risposta chiara e tangibile nel territorio.