EMERGENZA ALIMENTARE : IL BANCO ALIMENTARE DEL VENETO INCONTRA IL VESCOVO ZENTI

 

Lunedì 16 dicembre, in Vescovado, una significativa rappresentanza del Banco Alimentare del Veneto Onlus ha incontrato Monsignor Giuseppe Zenti. Lo scambio degli auguri natalizi è stata l’occasione per un momento di condivisione della storia e della situazione del BAV che fin dalla sua nascita ha la sede centrale nella provincia di Verona, da tre anni in via Torricelli 18.


Un incontro molto atteso dai volontari e dal direttivo del Banco Alimentare che hanno avuto l’opportunità di raccontare le loro esperienze di carità e portare le loro testimonianze. Con grande attenzione, il Vescovo ha voluto ascoltare le preoccupazioni della Presidente Adele Biondani che ha evidenziato la crescente domanda di aiuto da parte delle 483 strutture di Carità del Veneto, delle quali 230 nella provincia di Verona (Caritas, S. Vincenzo, la Ronda, Frati del Barana e altre realtà ). «Mensilmente gli alimenti distribuiti arrivano a oltre 37 mila persone in stato di bisogno, a più di 103 mila in Veneto» ha precisato la Presidente.


Le testimonianze hanno poi raccontato del “miracolo di gratuità”  del Banco Alimentare del Veneto che in questi primi 20 anni di vita ha potuto e può operare nel Magazzino Centrale di Verona e in quello di appoggio a Padova, grazie alla presenza di 140  volontari.


Dare del tempo «non è un riempitivo del non avere niente da fare, ma un’ esperienza di dono e di condivisione che fa bene al cuore» hanno commentato i volontari presenti «è trasmissione di un Bene più grande del nostro fare volontariato». «La nostra attività al Banco Alimentare edifica il lavoro comune nelle piccole o impegnative mansioni in magazzino e in ufficio, come il rendersi disponibili in attività di modesta responsabilità anche da parte  di chi nella vita lavorativa aveva mansioni importanti».


«Oggi il miracolo del Banco Alimentare del Veneto può essere messo seriamente in difficoltà su due versanti», ha fatto presente Adele Biondani. Il primo per la fornitura di alimenti da parte della CEE che dal 2014 cambierà il modello di fornitura che riguarda il 60% dell’attività e forte rimane la nostra forte preoccupazione per uno stallo delle forniture. La seconda grave difficoltà riguarda il bilancio economico dell’associazione, bilancio che si sostiene grazie ai contributi dei donatori pubblici e privati. Il continuo e sempre più intenso impegno che la richiesta di aiuti chiede al banco Alimentare del Veneto richiede un sempre più ampio impegno economico e finanziario che necessita sempre più di una programmazione a medio termine e richiederebbe un sostegno delle istituzioni sia pubbliche che private pluriennale che permetta di garantire alle 480 associazioni del Veneto di ricevere con continuità il prezioso aiuto che l’associazione sta offrendo in questo momento di grave emergenza alimentare.


Il Vescovo ha accolto a cuore aperto testimonianze e richieste spronando «a continuare con speranza e fiducia il cammino fatto», e chiedendo «a Gesù che nasce la Sua presenza e il Suo aiuto».

 

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