Alpini di Brescia e Banco Alimentare, un grande risultato

Fonte: Manuel Venturi - Bresciaoggi

L’adunata sezionale a Pezzaze, il raduno di raggruppamento a Palazzolo, la grande manifestazione di Torino peri 150 anni dell’Unità d’Italia: sono molti gli appuntamenti che attendono gli alpini nel 2011, oltre a decine di manifestazioni che come sempre li vedono protagonisti della vita cittadina. ‘ toccato al presidente della sezione di Brescia, Davide Forlani, ricordare l’agenda delle incombenze durante l’annuale assemblea dei delegati, tenuta ieri nell’auditorium di via Balestrieri. Dopo il saluto alla bandiera, il presidente Forlani ha letto la relazione riguardante l’anno appena trascorso, che ha visto ancora una volta gli alpini protagonisti. «Abbiamo raggiunto un grande risultato - ha esordito Forlani -: abbiamo 13.748 soci, 47 in più rispetto all’anno prima, con un incremento degli iscritti di 383 unità e 4493 nuovi aggregati. E una risposta a chi pensa che gli alpini siano sul viale del tramonto, mentre crescono gli iscritti e nascono sezioni che portano giovani ed entusiasmo».
Forlani ha poi ricordato i grandi festeggiamenti per il 90° anniversario di fondazione dell’Ana di Brescia, che hanno coperto tutto il 2010 e hanno avuto momenti di grande successo, come il concerto tenuto dalla Fanfara Tridentina al teatro Grande, e le celebrazioni per il 67° anniversario di Nikolajewka; «Avere ricevuto il Grosso d’oro dal Comune di Brescia ci ha gratificato oltre misura Nel 2013 ricorreranno i 70 anni da quella battaglia: già da ora dobbiamo rimboccarci le maniche». Intanto si guarda all’ultima adunata nazionale tenutasi a Bergamo («un successo che ha visto Brescia partecipare quasi come nel 2000, quando il raduno si tenne nella nostra città, ma questi momenti non diventino una disordinata sagra paesana», ha sottolineato Forlani) e alle attività che hanno visto gli alpini in azione; «Il raduno di Montisola, il pellegrinaggio a Mestre e quello dei giovani sul monte Ortigara sono stati momenti indimenticabili, che hanno rafforzato i valori che ci tengono uniti». L’impegno degli alpini prosegue nella conservazione della memoria storica, con 1’incremento della biblioteca e gli incontri nelle scuole (quindici istituti visitati nel 2010). Infine Forlani ha ricordato il ruolo sociale delle penne nere: con l’iniziativa del Banco Alimentare, a cui gli alpini hanno dato un forte contributo, sono stati raccolti 1.860 chilogrammi di cibo, grazie a «Tridentina Avanti» sono stati distribuiti medicinali in Afghanistan («Gli alpini non sono mercenari come qualcuno insinua, ma ci lasciano testimonianze commoventi ed esaltano i valori in cui crediamo»), e la sezione della Protezione civile delle penne nere, formata da 126 uomini, è stata l’ultima a lasciare l’Abruzzo poco tempo fa.
La parte finale della relazione di Forlani è servita a ricordare agli associati di non dimenticare la sezione cittadina: «Nell’ultimo anno c’è stato un calo di donazioni, dovuto a diverse cause. A volte mi sembra di ritrovare anche tra noi i comportamenti negativi imperanti nella società, con egoismi e critiche fini a se stesse: dobbiamo essere uniti e guardare alla sostanza e ai nostri valori».