BA Liguria e San Vincenzo a Genova oltre 164mila chili di prodotti distribuiti

Fonte: Elena Rossi - La San Vincenzo in Italia

Pietro Traverso, ha 72 anni ed è presidente della San Vincenzo di Genova da 8. E entrato nell'associazione nel 1964, dopo essere stato assunto nell'azienda municipalizzate di trasporti genovese (una volta c'erano le conferenze aziendali). Dopo 35 anni di lavoro è andato in pensione ed è diventato volontario a tempo pieno. Nel frattempo la conferenza aziendale ha chiuso, e lui si è dedicato a quella della sua Parrocchia, per poi diventare presidente del Consiglio Centrale. La San Vincenzo di Genova conta 50 conferenze, per un totale di 457 confratelli.

Pietro, qual è la situazione economico-sociale di Genova, oggi? - A Genova la situazione è molto precaria, soprattutto per la mancanza di lavoro. Le persone che si rivolgono a noi devono essere aiutate per la sopravvivenza quotidiana, C’è poi un altro aspetto disastroso, quello della casa. Chi ha un tetto sopra la testa fatica a mantenerlo, e spesso rischia di essere buttato fuori. Molti vivono in appartamenti ai limiti della decenza e ci sono tante famiglie che sperano di ottenere una casa popolare, ma che devono fare i conti con liste d'attesa imbarazzanti.

Chi sono i poveri del 2011? Chi si rivolge a voi? - Ci sono tanti extracomunitari. Non avendo un lavoro adeguatamente retribuito o non avendo affatto un lavoro, queste persone vivono di espedienti, ai margini della società, Accanto a loro ci sono molti italiani, soprattutto uomini di mezza età che hanno perso il lavoro e non riescono più a portare avanti la propria famiglia. Ciò spesso porta a separazioni e divorzi. Ecco allora che dall'altra parte restano donne sole, spesso con bimbi piccoli. Si parla tanto di ripresa, ma non e così.

Come avviene il dialogo tra le singole Conferenze e il Consiglio Centrale? - Abbiamo una sede, quella del Consiglio Centrale, a cui fanno riferimento tutte le Conferenze, anche per sopperire agli oneri burocratici dell'Associazione. Qui si riuniscono una volta al mese, oltre al Consiglio Centrale ed al Coordinamento della Regione Liguria, i presidenti delle varie Conferenze parrocchiali di Genova Centro, per fare il punto della situazione e impostare un piano d'azione. Alcune Conferenze hanno buona capacità finanziaria e di intervento, altre meno, Le prime aiutano le seconde.

Come avviene lo scambio tra voi e gli assistiti? - Solitamente le persone bisognose si indirizzano al Parroco, il quale è un primo punto di riferimento, poi vengono invitate a rivolgersi al Centro d'ascolto (alcuni Centri sono stati fondati/gestiti direttamente dalla San Vincenzo) e poi alla Conferenza. Il Centro cerca di conoscere meglio la persona e la sua situazione, raccogliendo informazioni, facendo domande, ma sempre con discrezione e spirito di accoglienza, per poi decidere come intervenire.

Quali sono le richieste più frequenti che vi vengono rivolte? - Quasi tutti chiedono soldi, ma donarli indistintamente potrebbe essere diseducativo. Ciascuna Conferenza valuta caso per caso e le situazioni più difficili giungono fino al Consiglio Centrale. I nostri assistiti, comunque, hanno bisogno di tutto: cibo, medicine, vestiti. Noi cerchiamo di andare incontro alle loro esigenze. Paghiamo bollette e affitti. Consegniamo generi alimentari di prima necessità grazie alla collaborazione con il Banco Alimentare (nel 2009 abbiamo distribuito oltre 164 mila kg di prodotti). Tanti assistiti, poi, hanno una profonda dignità, e chiedono un lavoro. Cerchiamo di provvedere anche a quello, ma non è facile. Accanto a tutte queste richieste materiali, noi riscontriamo un grande bisogno di umanità, Le persone, oggi, hanno desiderio di essere ascoltate, capite e accompagnate in un percorso di rinascita umana, Devono capire che non sono sole. Nei nostri Centri di Ascolto e nelle Conferenze cerchiamo di trasmettere proprio questo. E un lavoro faticoso, spesso ascoltiamo storie drammatiche, ma troviamo la forza nella preghiera che caratterizza ogni seduta delle nostre Conferenze [...]

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