Banco Alimentare Alessandria. Alla Caritas alimenti per 150 persone

 
STRADELLA - Centocinquanta persone in due ore, ieri mattina (05/04/2012, n.d.r.), alla sede Caritas "ll pane quotidiano”. Pensionati, ragazze giovani con bambini, italiani e stranieri. Nessuna voglia di raccontare il motivo della loro presenza lì, il mercoledì della settimana che precede Pasqua. Inesauribile invece la pazienza ad aspettare anche in cortile il proprio turno, vista la ressa.
 
«Le colombe? Abbiamo dovuto mettere un limite - hanno spiegato le volontarie - Le diamo alle famiglie numerose. Dovendo darci una priorità abbiamo scelto di accontentare chi fa più fatica a tirare avanti». Venerdì pomeriggio sarà l’ultimo giro prima delle feste. A bussare alla porta dei locali che distano pochi passi dal Comune, gli stessi dove meno di un mese fa d’accordo con la parrocchia e partito il servizio di ascolto, sono in media 250 famiglie, circa 700 persone. Tanti gli utenti che da gennaio possono chiedere generi alimentari e vestiti, perché hanno presentato la certificazione Isee. Hanno diritto a una borsa della spesa al mese, una a settimana se si tratta di famiglie con bimbi piccoli. La materia prima arriva dalia generosità dei parrocchiani, dal Banco Alimentare di Novi Ligure, dal Rotary club Oltrepo, anche nella variante femminile Inner Wheel.
 
I risultati visibili nei volti delle persone che anche ieri mattina uscivano con la loro spesa dopo aver fatto la fila. A marzo solo il Rotary club Oltrepo ha raccolto circa 40 quintali di cibo stazionando una giornata davanti all'Esselunga di Broni. «L’impegno di tutti è notevole – hanno puntualizzato ancora le volontarie - Perché qui la richiesta è continua e sempre più consistente». Alcuni commercianti di Stradella partecipano a modo loro rifornendo la sede di confezioni di verdura da consumare entro una settimana.
 
Sacchetti di insalata pronta da condire che ieri andavano a ruba, e che non a caso erano state sistemate sul tavolo all’ingresso. Di fronte all'insalata, prima della porticina che porta agli scaffali di pasta e scatolame, il banco dei vestiti. «Stiamo cercando di lavorare in rete con Caritas, oratorio, parrocchia - ha detto il vicesindaco Piergiorgio Maggi - Sono preziosissimi nello scambio di informazioni sui casi più delicati».
 
Fonte: La Provincia Pavese (05/04/2012)