Banco Alimentare della Campania / La crisi non ferma la solidarietà

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Fonte: IlDenaro.it - Angelo Vaccariello

Primo bilancio dell'associazione presieduta da Roberto Tuorto. Nei primi sei mesi dell'anno raccolte e distribuite 1.986 tonnellate di prodotto, per un valore complessivo che supera un milione di euro. Assistite oltre 60 mila persone e fornitie aiuti a duecento associazioni Erogati in media nella prima metà del 2010 circa 4 mila pasti al giorno

La solidarietà non conosce crisi, nonostante il momento difficile per le famiglie e i cittadini campani. Leggendo i dati forniti dal Banco Alimentare della Campania, una delle più grandi associazioni che si occupa della raccolta delle eccedenze alimentari e della successiva distribuzione ai più poveri, risulta evidente come l'aiuto agli altri sia parte della vita dei campani. 
In un anno il Banco Alimentare della Campania raccoglie e redistribuisce 1.986 tonnellate di prodotti per un valore che supera il milione di euro. E' quanto emerge dalla relazione semestrale presentata dal presidente dell'associazione, Roberto Tuorto, e riferita ai primi sei mesi del
2010. L'associazione Banco Alimentare della Campania si costituisce ufficialmente nel settembre del 2009. 
In questi primi sei mesi sono state assistite circa 60 mila persone, in maniera sussidiaria, facendo pervenire loro, attraverso il lavoro degli enti caritatevoli convenzionati, ogni mese, un pacco alimentare contenente generi di prima necessità. Oltre a queste il Banco Alimentare permette ad altri 23 enti, tra mense per i poveri, case famiglie, comunità per handicappati e tossicodipendenti e cooperative sociali, di erogare circa 4 mila pasti al giorno presso le loro strutture. Il lavoro di stoccaggio e preparazione presso il magazzino viene effettuato grazie all'impiego di oltre cinquanta volontari che, mettendo a disposizione parte del loro tempo libero, fanno in modo che migliaia di persone indigenti che non possono neanche badare a sé stesse, possano ricevere prodotti alimentari necessari al loro sostentamento. La relazione semestrale evidenzia come l'opera del Banco Alimentare ha anche un valore ambientale. 
Di fatto gran parte di ciò che va in discarica è prodotto perfettamente commestibile che potrebbe essere redistribuito a chi ha più bisogno. Non a caso da oltre 20 anni in Italia, il Banco è impegnato a sensibilizzare tutti sulla necessità che non occorre solo differenziare ma, prima di tutto, occorre non sprecare.Secondo la relazione di Tuorto, "portare a casa di chi ha bisogno, un pacco (scatola contenente cibo di prima necessità) ha un doppio valore. Da un lato risponde ad un bisogno primario ma dall'altro - si legge nel documento redatto dai volontari - porta speranza, capacità di rimettersi in gioco, spazza via
la solitudine. Infatti, la povertà, che colpisce oggi nei nostri territori molte più persone di quelle che possiamo immaginare, ha come origine principale la solitudine, l'allentamento dei legami familiari, la perdita di amicizia e di senso di appartenenza a comunità locali, circoli, movimenti, parrocchie (realtà sociali di qualunque credo). Spesso il povero è un individuo che, principalmente, ha perso quell'intreccio di legami personali che hanno fatto e fanno il nostro tessuto sociale e che sono la caratteristica più profonda del nostro Paese. Tutto quello che mira a distruggere questo sistema naturale e storico diventa fattore di ineguaglianza".
Il lavoro dell'associazione permette di disegnare il profilo del nuovo povero: chi ha in casa un malato cronico da curare; chi perde il lavoro a 50 anni per le innumerevoli crisi aziendali; chi, senza una pensione adeguata, si ritrova anziano senza parenti che lo sostengono; la famiglia monoreddito con molti figli che non arriva alla fine del mese.
In questa opera di assistenza, Tuorto evidenzia il contributo fondamentale delle istituzioni: "Penso alla Provincia di Salerno – afferma – che ha donato 80 mila euro per aiutare le attività del Banco eliminando gli sprechi dell'amministrazione. Importante – dice ancora Tuorto – il contributo della Provincia di Napoli che ha donato un furgone e due muletti: l'impegno degli enti locali testimonia un cambiamento di mentalità da parte di tutti. Il metodo del Banco – evidenzia – è sussidiario: aiutare le associazioni e le parrocchie per arrivare a chi ha davvero bisogno. Solo così - continua ancora Tuorto - si può davvero arrivare sul territorio, evitando gli sprechi e garantendo un intervento più efficiente". Il Banco Alimentare della Campania è inserito in una rete più vasta del volontariato cattolico, sia italiano che europeo. 
E' associato alla Compagnia delle Opere, alla Rete del Banco Alimentare coordinata dalla fondazione Banco Alimentare Onlus ed è membro della Federazione europea dei banchi alimentari. 


I numeri dell'associazione
Valore dei prodotti: oltre 1 milione di euro
Persone assistite: circa 60 mila in tutta la regione Campania
Enti forniti: 200 tra associazioni, parrocchie, cooperative
Pasti garantiti: circa 4 mila al giorno