Cosa ho fatto, per meritare di essere qui?

Esserci è stato un privilegio; stare davanti, come è successo a me, un privilegio ancora più grande. Guardando il popolo alle mie spalle, mi sono chiesto "Cosa ho fatto, per meritare di essere qui?" Non ho trovato risposta, ma probabilmente ho posto male la domanda. Se infatti, invece, mi chiedo "Perché è capitato proprio a me?", mi aiuta a rispondere Davide Prosperi (Giornata di inizio anno): "... noi che siamo stati preferiti... che abbiamo, per così dire, visto i tratti inconfondibili del volto di Cristo attraverso la testimonianza così persuasiva di una compagnia umanamente decisiva e pacificante per la vita, noi cui è stato dato di fare esperienza di Cristo come un'attrattiva invincibile, noi siamo stati scelti per il mondo. A noi è stata data questa esperienza di conoscenza, perché ne comunichiamo la bellezza a tutti. Se no, che senso avrebbe la preferenza? Sarebbe un'ingiustizia". Così è più chiaro, per me e per tutti quelli che c'eravamo. Le occasioni non mancano; la vita, e non solo la vita di Banco, è tutta un'occasione. Speriamo di essere all'altezza. Speriamo che il Papa sia contagioso.

Fabio