Da 35 ad 80 pasti al giorno. BA Alessandria aiuta la mensa dei poveri della San Vincenzo

Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 st1\:*{behavior:url(#ieooui) } Fonte: Silvana Salmin - Panorama di Novi

"Siamo arrivati a servire fino a 80 pasti in un solo pranzo. Di solito distribuiamo da mangiare a 35-40 ospiti, al massimo 55-60, ma in questi giorni si sono rivolte a noi molte più persone”. Sono stupite e allarmate le volontarie della San Vincenzo, l’associazione che opera da sempre nella carità a sostegno dei indigenti che vivono nell’area del novese. Le abbiamo incontrate in cucina negli spazi di Via Ovada dove trovano sede i numerosi servizi che i volontari quotidianamente offrono alle persone disagiate. Per quattro ore al giorno i fornelli del refettorio diventano regno delle simpatiche cuciniere che nonostante l’età, non lasciano mai mancare "il pane" in tavola e servono con un sincero sorriso e tanto affetto persone di ogni età, in prevalenza straniere. Nelle ultime settimane però il numero di assistiti che si presentano in mensa alla ricerca di un pasto caldo è decisamente aumentato. “Pochi giorni fa abbiamo preparato pranzo per 80 persone - esclama Fiammetta Trucco Bertoli circondata dalle altre volontarie – I più tanti sono stranieri, marocchini, albanesi, rumeni, ma ultimamente abbiamo anche diversi novesi, tra cui qualche pensionato”. Sono tante dunque le bocche da sfamare all’interno della mensa di Via Ovada, anche se spesso non   facile per i volontari essere ricambiati con lo stesso calore, la cura e la dedizione impiegati per cucinare e offrire pietanze che dovrebbero essere gradite, “Gli ospiti italiani di solito mangiano tutto o sono soddisfatti, molti stranieri invece sono difficili da accontentare e a volte li sorprendiamo che cacciano via il cibo nel cestino, per tutti noi è snervante e mortificante”.

Cosi commentano le volontarie, raggiunte nel frattempo dalla Presidente, la dottoressa Ada Caraccia che in merito aggiunge “potrebbero rifiutare il pasto non gradito nel momento in cui viene distribuito, Anche perché a volte si corre il rischio di non riuscire a sfamare tutti gli ospiti, soprattutto nei giorni in cui sono più numerosi del previsto. Il cibo è limitato e costa. Noi ce la mettiamo davvero tutta per accontentarli, però a volte qualcuno reagisce male”. […]

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