Gli occhi buoni di Francesco
![](/sites/default/files/styles/cover/public/media/2021/11/lazio_2.jpg?itok=qERKPMMO)
Ho incontrato Francesco dieci giorni prima del suo ottantesimo compleanno negli uffici di Banco Alimentare. Ha gli occhi buoni, indossa fieramente la maglia arancione dei volontari e ha una grande parlantina. Ha tante storie da raccontare, mi siedo di fronte a lui ed è difficile non ascoltarlo con ammirazione. Ha ancora la passione e la forza di un ragazzino.
Francesco è il volontario che si occupa di Siticibo, guida il pulmino e lo cura minuziosamente come se fosse il suo. Ogni mattina parte alle 6.30 da Ostia per evitare il traffico della Capitale, passa a prendere i suoi amici Gigi e Gianfranco e inizia il suo giro nel quartiere Eur, con destinazione la chiesa di Sant’Alessio.
Era il 2008, Francesco era un dirigente Inps e stava per andare in pensione. Amava il suo lavoro, aveva una vita piena e spesso gli impegni lavoratavi lo portavano in giro per l’Italia, non era mai fermo. L’idea di abbandonare questa vita lo terrorizzava. La noia e la monotonia non sono ammissibili per uno come lui e se ne rende conto particolarmente una mattina di quel 2008. Mi racconta che stava camminando sulla spiaggia di Ostia quando ha notato un signore che stava passeggiando, andava avanti e dietro, e lo ha rivisto anche sul porto poco tempo dopo. Lì ha capito che non poteva accettare l’idea di non far nulla e che doveva trovare qualcosa.
Quel giorno torna in ufficio e racconta il suo stato d’animo, già malinconico, ad un suo collega che gli parla di Banco Alimentare. Per Francesco è fin da subito un’ottima idea e si mette in contatto con il Banco. A quel tempo, però, il Banco aveva il magazzino solo a Guidonia ed era distante tre ore di macchina. Era troppo anche per lui ma, quasi per destino, in quei giorni stava partendo nel Lazio Siticibo: il programma che ha lo scopo di recuperare il cibo cotto e fresco in eccedenza nella Ristorazione Organizzata e le eccedenze alimentari dai punti vendita della Grande Distribuzione. Nel Lazio erano alla ricerca di volontari, Francesco divenne subito uno di loro e da quel momento non ha più lasciato il Banco.
<<Io non lo faccio per me stesso, per sentirmi dire che sono una brava persona o per avere i complimenti dagli altri, io lo faccio per aiutare chi ha bisogno>>. Dalle sue parole si evince subito il motivo che spinge da anni Francesco ad aiutare il Banco, lui è il volontario che rispecchia la nostra missione e la porta avanti con passione. Qui lo conoscono tutti, si fidano tutti di lui e del suo lavoro, ha instaurato dei veri rapporti con tutti i proprietari delle strutture da cui ritira il cibo, sono ormai amici e spesso la gente gli porta delle eccedenze perché sanno che lui trova sempre qualcuno a cui donarle. È un volontario anche del WWF, ritira rifiuti abbandonati e li porta alla discarica, non è mai fermo, è sempre in giro per trovare un modo per aiutare chi ha davvero bisogno.
Allora a fine intervista gli chiedo qual è il suo segreto. Ma come si arriva così forti ad ottant’anni? E sapete cosa mi risponde? Lo sport e qui mi stupisce ancora una volta. Ha un passato da pattinatore, corre, va in bicicletta, ama la montagna, ama le scalate e ha un gruppo di amici con cui fa queste escursioni con grande spirito di avventura. Come festeggerà i suoi ottant’anni? Beh chiaro, niente feste, lui vuole andare sul Gran Sasso.